Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto

Porta Pispini ed il suo Monastero

Prima parte del giro finale delle mura

di Augusto Codogno

SIENA. (prima parte) Con Porta Pispini, anticamente Porta San Viene ed il suo antico Monastero dei SS. Giacomo e Filippo, termina il nostro giro delle mura in senso orario, iniziato ormai diversi mesi fa. Abbiamo toccato tutte le porte che si aprivano nel più recente e definitivo circuito della nostra città, dissertando su notizie storiche prese dalle più disparate fonti, relativamente, sia agli antichi accessi che su di esse si aprivano, sia sui più importanti edifici ad esse adiacenti.

Anche stavolta, vista l’importanza e la cospicua mole di materiale inerente a quest’antico luogo, ho scelto di dividere in tre puntate la storia di Porta Pispini, in modo da dare ampio spazio anche a quella grandiosa struttura abbaziale che fu, insieme al suo “Spedale”, uno dei Conventi più importanti della città e nello stesso tempo, una struttura religiosa legata strettamente ad alcuni ordini monastico-militari presenti a partire dall’ XI secolo a Siena.

Credo personalmente che questa sia una delle ricerche più interessanti che ho fatto negli ultimi anni e che meriterebbe senz’altro di ulteriori approfondimenti. Partiamo allora nel nostro viaggio alla scoperta della cosiddetta “Abbadia Nuova”.

L’Abbazia dei Santi Giacomo e Filippo 

La cosiddetta “Badia Nuova”, deve il suo nome al fatto che fu costruita posteriormente a quella dedicata a San Michele Arcangelo nel Poggio di San Donato, dai Vallombrosani e quindi così chiamata per distinguere la struttura più recente da quella più antica. Secondo alcuni studiosi, entrambe le chiese, sia quella di San Donato, che quella dei SS. Giacomo e Filippo esistevano già agli inizi del 1100. In realtà, bisogna distinguere tra due distinte case vallombrosane: L’Abbazia di Passignano in Chianti e la Casa Generalizia di Vallombrosa (sede dell’ Ordine). Entrambe, pur facendo parte dello stesso ordine, avevano amministrazioni diverse e tutte ebbero a Siena chiese e Ospedali a partire dal 1100.

Dall’Abbazia di Passignano in Chianti dipendevano:

Il Monastero di S. Michele (S. Donato prima all’Arco di Via Montanini, poi in Piazza dell’Abbadia)

L’ Ospizio di San Basilio (tra Porta Camollia ed il suo Antiporto)

L’Ospizio di San Vincenzo (in Camollia intra-moenia)

Dalla Casa Generalizia di Vallombrosa (Direttamente) dipendevano:

L’Ospedale di Piero Fastello (a Fontebecci) e la nostra Abbazia Nuova

Secondo alcuni studiosi, la chiesa di S. Donato risalirebbe al 1090/1096, ma nelle pergamene di Passignano fu solo nel 1109 che un tale Pietro prete, fattosi Converso di Vallombrosa, ottenne dal Papa Pasquale II l’ autorizzazione a costruire un Monastero in Siena e di sottoporlo alla Regola di Passignano. E così sorse il Monastero di S. Michele in “Podio Sancti Donati”. Partendo da qui possiamo con certezza collocare la fondazione della nostra “Abbazia Nuova” non prima di questo anno. Secondo il Pecci questa chiesa fu fondata da San Brunone Vescovo di Segni, già canonico senese che visse dal 1093 al 1123.

La maggior parte degli storici e degli antichi cronisti però (anche E. Romagnoli), ritengono che fosse costruita solo nell’ anno 1219, ad opera dei canonici Lateranensi, e che solo una ventina d’anni dopo passasse ai Vallombrosani. Naturalmente questa Badia fu subito “Parrocchia” e di lì a poco sarebbe divenuta talmente importante da dare anche il nome alle prime Compagnie Militari del Borgo ed alla stessa strada che da Porta San Giorgio scendeva verso l’ antica Porta San Viene. Da essa dipese anche un Ospedale, testimoniato già nel 1266 con il nome di S. Giacomo, ma probabilmente molto più antico. In numerosi atti che partono dalla prima metà del 1200, questo monastero viene molto spesso chiamato, oltre a “Badia Nuova”, anche soltanto come “San Giacomo”, tralasciando spesso l’altro santo (Filippo) ed anche nei numerosi atti privati e notarili, la sua gente viene appellata comunemente “popolo di S. Giacomo”. Appare dunque evidente che San Giacomo assume, sia negli atti ufficiali che nel sentire comune, una prevalenza e una quasi indiscussa supremazia. La collocazione di questo monastero fu senza dubbio all’interno del cosiddetto “Distretto Militare”, tra la ormai tamponata Porta Busseto e quella dei Pispini, tanto che, nonostante i vari rifacimenti ed i vari riadattamenti, la sua struttura corrisponde in larga parte a quello che dalla fine del 1500 ospitò le suore di Santa Chiara per un paio di secoli e che da allora diventò il Convento di Santa Chiara.

Ma ritorniamo al 1219, anno presunto della sua fondazione. Dopo la gestione da parte dei Lateranensi, incominceremo a trovare tracce documentarie della nostra Abbazia nelle carte dei vallombrosani solo nel 1240, ma non nel fondo di Passignano, bensì in quello della Badia a Coltibuono, dello stesso ordine religioso, ma autonoma dalla casa generalizia. La notizia ufficiale della dipendenza della Badia Nuova da quella di Coltibuono, risale però soltanto al 1276.

Tra il 1219 ed il 1276, sarebbe facile dedurre che fosse stata governata dai Lateranensi ma, una recente ricerca di Nelly Mahmoud Helmy (Bollettino Senese di Storia Patria), dal titolo emblematico de “UNA BETLEMME A SIENA”, ci apre nuove ed entusiasmanti prospettive. Durante la prima e vittoriosa Crociata, i Cristiani avevano liberato Gerusalemme e gli altri stati intorno alla Palestina. Di lì a poco anche la città di Betlemme sarebbe stata elevata a Vescovado autonomo ed i loro Vescovi arricchiti di privilegi e pertinenze. Diverse donazioni furono loro concesse insieme alle dotazioni di terre e chiese. Uno di questi “Privilegi”, risalente al 1227 ad opera del Pontefice Gregorio IX, ci conferma che per quel che concerneva la diocesi di Siena, risultavano dipendenti dall’autorità del vescovo di Betlemme oltre alla chiesa e all’ospedale di S. Maria in Bellem (fuori porta Romana), altre chiese, tra le quali le parrocchie cittadine di San Salvatore (nell’Onda) e la nostra di S. Filippo e Giacomo. Questa ricerca, nonostante sia incentrata sulla storia di S. M. in Betlemme e sui suoi rettori ( esponenti della famiglia Mignanelli), ci conferma come queste chiese dipendessero in tutto o in parte dalla diretta autorità del Vescovo Betlemitano e che avessero dei legami con l’Ordine Monastico-Militare-Religioso dei “Crociferi” o “Cruciferi cum Stella” o di “S. Maria della stella”.  L’investitura del possesso dell’ecclesia (S. Maria di Betlemme) da parte dell’esponente di casa Mignanelli era subordinata infatti alla condizione che egli si impegnasse a vestire l’abito con la stella, segno che indicava l’appartenenza all’episcopato di Betlemme e all’esperienza religiosa che ad esso si collegava.

Crociferi cum stella” o “Ordine di Santa Maria della stella” era detta, infatti, una di quelle “fondazioni religiose-militari” che avevano avuto origine ed operato in Terrasanta durante tutto il periodo crociato tra il 1099 e il 1291” e che si era andata legando, fin dalla fine del XII secolo, all’episcopato e ai luoghi di assistenza che ad esso facevano capo. Detti anche “Betlemitani” o “Betlemiti”, essi furono anche un Ordine Ospedaliero dedito alla assistenza dei pellegrini.Non dimentichiamo che nel 1227 la Badia Nuova era già attivissima nel Borgo ed il suo Ospedale probabilmente già esistente. Sempre dalla stessa ricerca, ma nell’ anno 1266, ecco infatti riemergere la nostra chiesa, ma stavolta tra i possessi del Vescovo Betlemitano c’è anche il suo Ospedale detto di “S. Giacomo”.

1266 (RIANT, Etudes sur l’histoire de l’église de Bethléem cit., p. 142.) “In diocesi Senensi, ecclesiam Sancti Salvatoris et ecclesiam Sancte Marie cum hospitali et omnibus possessionibus suis, ecclesiam Sanctorum Philippi et Jacobi cum hospitali, ecclesiam Sancte Marie de Cormiolo, ecclesiam Sancte Marie de Agresto cum hospitali, ecclesiam Sancte Marie de Craticula cum omnibus possessionibus earundem”. Dopo questa data non sono riuscito a trovare altri collegamenti con i “Crociferi”

Nelle carte della Badia di S. Lorenzo a Coltibuono (Vallombrosani), troviamo invece la testimonianza della Badia Nuova a partire dal 1240, ma senza l’esplicito riferimento che fosse già da essa dipendente. Se così fosse, la pergamena del 1276, nel quale l’Abbazia dei SS. Giacomo e Filippo viene espressamente donata ad un abate di Coltibuono, segnerebbe un vero e proprio spartiacque e confermerebbe che fino al 1266 appartenesse al Vescovo di Betlemme. Ecco infatti di cosa parlano le due carte del 1240 e del 1243:

1240, 26 Gennaio Permuta di beni tra Federigo del fu Bandino giudice a Don Girolamo abate della Badia nuova di S. Jacopo di Siena, con la quale Federigo cede un pezzo di terra in luogo “Rigovile” e ne ricava un altro con orto nei pressi.

1243, 29 Gennaio Ricevuta di Lire 32 fatta da Bellafonte di Benincasa a Tederio di Azzo e Uguccione calzolaio per rimborso di spese fatte sopra un pezzo di terra della Badia Nuova di S. Jacopo. Nessuno di questi due atti specifica che la Badia sia vallombrosana nello stesso periodo nel quale risulterebbe betlemitana. In una pergamena successiva (Carte di S. Mustiola), scopriamo invece una novità interessante sull’Ospedale di san Giacomo:

1271 Viene ceduta la metà di un’Ospizio con tutti i diritti ed azioni, posto nel terreno della Badia di San Jacopo di Siena, in pagamento del debito di Lire 10 dovuto da Bandinello del fu Bencivenne a Donna Maria vedova del fu Cecco. Di Donna Maria nulla sappiamo, mentre Bandinello di Bencivenne era un nobile senese della famiglia Bandinelli o Ghini Bandinelli che, nel 1288, fu uno dei redattori dello “Statuto dell’Università ed Arte dei Carnajuoli” insieme a Neri di Guido, Bencivenne Venture ed altri.

Ma ecco finalmente l’anno 1276 nel quale la nostra Badia passò sotto quella di Coltibuono.

1276, 22 Giugno Il Priore della Canonica di S. Maria di Salteano (Don Cristofano) e l’Abate di Spineta (Don Ventura), quali Commissari di Don Aldobrandino Abate di Coltibuono, danno il possesso della Badia Nuova di S. Jacopo di Siena a Don Stefano monaco della Badia di Coltibuono.

1282, 4 Giugno Viene effettuata una visita al “Monastero di San Jacopo Badia nuova di Siena, immediatamente soggetto al Monastero di Coltibuono”, da parte di Don Stefano abate del medesimo Monastero di Coltibuono. Ottanta anni dopo, la Badia era ancora dei Vallombrosani di Coltibuono, come si rileva dall’ atto che concede a Pietro Sansedoni di edificare S. Giovanni a Busseto. In questo periodo sembra che su questo monastero abbia una sorta di Protettorato, la famiglia senese dei Malavolti, come emerge in diverse occasioni ed atti notarili.

Nel 1307 ad esempio, il vescovo senese Rinaldo Malavolti, scelse la Badia Nuova per una mega adunanza di tutto i parroci della Diocesi per redimere una vertenza sorta tra il clero senese e l’Ospedale Santa Maria della Scala sui Legati Apostolici e le decime da corrispondere.

Ma anche altri atti testimoniano la presenza della famiglia Malavolti nelle vicissitudini di questa chiesa e spesso infatti, i membri di questo casato, compaiono come testimoni.

(Fine prima parte)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

[banner_mobile]
Are you looking for Krnl this is best Roblox executor this is one of the finest roblox executor.
Download Rapid Streamz for Android, this app will help you stream over 800+ TV channels! Watch free Live TV on Android using the best live tv app for Android. Rapid Streamz application is specially designed for those people who want to enjoy their favorite television shows and movies on the go.
Are you looking for Openiv which is one of the best modding toolset for the PC Versions of GTA 5, GTA 4, Episodes From Liberty City (EFLC) and Max Payne 3, etc. Latest version of the app supports Red Dead Redemption 2 as well. The toolset allows the users to view and alter the game files.
This is CodeX Executor which is a potent application designed to empower Roblox players by allowing them to run scripts within popular Roblox games such as Blox Fruits, Pet Simulator X, Project Slayers, Murder Mystery 2, Adopt Me, Arsenal, and many more.
Enhance your Roblox experience with BTRoblox which is extension that aims to enhance Roblox's website by modifying the look and adding to the core website functionality by adding a plethora of new features.
Winlator is a powerful tool that allows you to run Windows applications and games on your Android device. With Winlator, you can enjoy your favorite PC games on the go, all without the need for a high-end gaming PC. This opens up a whole new world of gaming possibilities, as you can now play your favorite titles anywhere and anytime.
You can download the latest version of Sportzfy TV Apk from our website. We offer a safe and secure download link that ensures you get the latest version of the app without any hassle.
Sportsfire is a free live-streaming application that focuses on sporting events and is available for installation on Firestick, Fire TV Cube, Fire TV, and Android TV/Google TV Boxes.
You can download the latest version of Sportzfy TV Apk from our website. We offer a safe and secure download link that ensures you get the latest version of the app without any hassle.
In the age of digital streaming, inat tv Inat TV APK is one of the most video streaming free application. Finding a reliable and feature-rich application to access your favorite TV shows, movies, and live channels has become crucial.
Krira TV is a free sports streaming app that allows fans around the world to watch their favorite sports events in HD quality.
Experience endless entertainment with blink streamz the top Free Live TV App for Android, offering free live sports streaming and more. Enjoy a vast selection of TV channels on your Android device.
krnl
cinema hd
beetv
inat tv
spotiflyer
aniyomi
saikou
scipt hook v
fluxus executor
flix vision
egg ns
fs23 mods
strato emulator
gacha nebula