"Per quanto concerne Chiusi, basterebbe far fermare qualche treno in più nella stazione esistente, una soluzione che potrebbe essere fatta a costo zero"

CHIUSI. Con la bocciatura da parte di Regione Toscana dell’ipotesi di realizzazione della stazione Media Etruria in prossimità dell’abitato di Chiusi, registriamo la pesante e netta sconfitta del Consigliere regionale del PD Scaramelli, che tanto si era battuto per sostenerne la bontà nell’ultima campagna elettorale, e del suo fido Bettollini, Vice Sindaco “facenti funzioni” a Chiusi, che sull’AV aveva scelto di fare uno dei suoi cavalli di battaglia. Il tutto senza rendersi conto che era chiaro fin dall’inizio che l’opzione chiusina non sarebbe mai stata neppure presa in considerazione.
Possiamo invece ritenerci relativamente soddisfatti noi della Lega Nord Toscana per l’inserimento dell’ipotesi di ubicazione della nuova stazione AV in località Creti. Ciò consentirebbe infatti, come da tempo chiediamo, una radicale revisione della rete ferroviaria tra Siena, Arezzo e Chiusi, che dovrebbe, necessariamente a nostro avviso, portare all’aggiornamento delle linee oggi esistenti in modo da collegare rapidamente la città di Siena con la linea ad alta velocità Firenze-Roma, oltre che con Arezzo e Chiusi. E lo stesso potrebbe avvenire sul lato umbro, giacché la soluzione di Creti risulta abbordabile anche nell’ottica di un nuovo collegamento diretto tra Perugia e la rete AV. Auspichiamo che si vada fino in fondo in questa direzione, scartando invece località troppo vicine ad Arezzo ma al tempo stesso avulse dal capoluogo aretino e difficili da raggiungere se non realizzando un sistema di vie di comunicazione ex novo. Consideriamo infatti che Creti è molto vicina anche al raccordo Siena-A1-Perugia, il che significherebbe integrare perfettamente la nuova stazione alla rete autostradale. Crediamo altresì opportuno che su Arezzo città sia previsto un incremento delle corse dei Frecciarossa Milano-Roma. È inutile creare infrastrutture dove già ci sono, senza migliorare il servizio su quelle esistenti. Per questo teniamo all’idea di Media Etruria come all’unica vera opportunità per rivoluzionare il trasporto su rotaia della Toscana meridionale, e risollevare così anche l’economia locale e il turismo.