Solo il Real Madrid stacca il biglietto per Londra in tre gare
SIENA. Il nostro pronostico dei playoff di Euroleague diceva che c’erano cinque squadre in lizza per quattro posti. Ovvero che Real Madrid, Olympiacos e CSKA potevano essere già sicure di staccare il biglietto per Londra, mentre la quarta compagna di avventura sarebbe uscita dal confronto tra Barcellona e Panathinaikos. Gara 1 e 2 sono state specchio evidente di questa considerazione, con le prime tre brave a sfruttare il doppio impegno casalingo e a portarsi sul 2-0 e il confronto in terra catalana chiudersi sull’ 1-1 in volata (72-70; 65-66) a simbolo del sovrano equilibrio. Il rullo compressore che era stato il Barça nel due turni precedenti non ci aveva convinto appieno (pur con 2 sconfitte in 24 partite) in quanto è dimostrato che nessuno può mantenere il top della forma per tutta la stagione e il team di Xavi Pascual finora non era mai stato in crisi, nonostante avesse dovuto fare a meno per diverso tempo di Navarro e ora patisce il ko medico di Mickeal e la scelta infelice di prelevare Oleson dal Caja Laboral, perché non è utilizzabile nella competizione.
Gara 3 sorride solo al Real Madrid che in casa del Maccabi coglie un chiaro 57-69 (James 18; Carroll 16) in cui si evidenzia la crisi di Devin Smith che, MVP del mese di marzo e artefice della rimonta dei gialli di Tel Aviv che alla fine dell’andata di Top 16 sembravano ormai fuori dai giochi. James, Hickman e Logan non sono stati sufficienti a Blatt per recuperare terreno sui madrileni. Infortunato durante il match Eliyahu, il tecnico ex-Treviso si è consolato in sala stampa: “Non eravamo una squadra da Final Four, è stato già importante essere arrivati al playoff, mi spiace uscire con una sconfitta nell’ultima partita casalinga, il Real era molto più attrezzato, ma sono convinto che l’anno scorso torneremo più forti”. Quindi 3-0 che consegna ai blancos di Pablo Laso un posto nelle Final Four che la vedrà scendere in campo contro la vincente di Barcellona-Panathinaikos. Una serie che sembra aver svoltato in favore dei greci: sul loro terreno vincono ancora di misura una partita molto intensa 65-63 (Bramos 14; Navarro 17) risolta dai sei punti consecutivi dei greci negli ultimi 65 secondi del match, tra cui la bomba del sempreverde Diamantidis (come in gara due …). Se c’era da guadagnare qualcosa dal clima ostile generato dalle polemiche del presidente Giannakopoulos nei confronti del board e degli arbitri di Euroleague, ad Atene ci sono riusciti benissimo. Incassata una multa di 150.000,00 euro la tensione è passata sulle spalle degli spagnoli, tanto che nel dopogara Xavi Pascual ha detto “la squadra era fiduciosa, forse ha sentito troppo la tensione, e non l’ho capita”. 1-2 per coach Pedoulakis, chiamato a settembre alla difficile eredità della panchina di Obradovic a una faticosa ricostruzione che si può dire riuscita anche se non dovesse arrivare la promozione all’evento finale. Stasera gara 4 risponderà a molti interrogativi, ma sarà certamente una partita da vedere.
Dall’altra parte del tabellone, fa rumore la caduta senza attenuanti del CSKA Mosca a Vitoria. Dopo aver regolato con chirurgica precisione i baschi nei due turni casalinghi (89-78; 90-68) la serie sembrava quasi chiusa. Invece il Caja Laboral ha avuto un impeto di orgoglio davanti al proprio pubblico (93-72, Heurtel 21; Krstic 12) che sembra riaprire i giochi: Messina, unico coach italiano ancora in gioco nella manifestazione, sarà veramente arrabbiato con i suoi per l’arrendevolezza dimostrata alla Fernando Buena Arena davanti a 12.000 spettatori. 1-2 quindi e, come l’altra gara in programma, ritorno in campo venerdì per cercare di guadagnare un altro viaggio in Russia per i ragazzi di Tabak. Anche l’Olympiacos sembra poter disporre a suo piacere di un Anadolu Efes in tono minore dopo le due partite alla Peace and Friendship Arena del Pireo (67-62, 71-53). Al contrario il riscatto casalingo 83-72 (Erden, Savanovic 15; Law 19) trascinati da 11.000 spettatori, è arrivato puntuale per Oktay Mahmuti e i suoi ragazzi. Anche qui un 2-1 per i campioni d’Europa uscenti che merita molta attenzione: Farmar e Vujacic garantiscono ai turchi un tasso di classe capace di qualsiasi cosa.
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