Apertura in calo per le borse europee, nel giorno del meeting della Bce da cui potrebbero emergere indicazioni sull’intenzione di avviare una limatura del piano pandemico di acquisti asset.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,8% in area 25660 punti. In ribasso anche il Ftse 100 di Londra (-1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-1%), il Dax di Francoforte (-0,9%) e il Cac 40 di Parigi (-0,8%).
Il rally che ha spinto l’azionario globale su nuovi massimi assoluti comincia a raffreddarsi, con gli investitori che continuano a valutare i segnali di rallentamento della ripresa dell’economia e la prospettiva di una riduzione degli stimoli da parte delle banche centrali.
L’attenzione degli operatori oggi sarà rivolta soprattutto alla riunione della Bce e alla successiva conferenza stampa del presidente Christine Lagarde, in cerca di indicazioni su un possibile inizio del tapering.
Dal Beige Book diffuso ieri sera, invece, è emerso che la Federal Reserve vede un rallentamento della crescita negli Stati Uniti a “un ritmo moderato”, a causa dell’impatto della variante Delta, dei colli di bottiglia nelle catene di fornitura e della carenza di manodopera.
Ciononostante, il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan, ha dichiarato che, in base all’attuale outlook, sarebbe favorevole a un annuncio di una riduzione del programma di acquisti bond mensili a settembre, con un possibile inizio del tapering a ottobre.
Parole cui hanno fatto eco quelle del presidente della Fed di New York, John Williams, secondo cui “potrebbe essere appropriato” per la banca centrale Usa cominciare a ritirare gli stimoli straordinari di emergenza entro la fine dell’anno.
Intanto sul Forex, in attesa della Bce e dei dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione in Usa, il cambio euro/dollaro è sostanzialmente stabile poco sopra quota 1,18 e il dollaro/yen arretra leggermente tornando in area 110.
Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 72,8 dollari e il Wti (+0,1%) a 69,4 dollari, dopo il report Api che ha evidenziato una diminuzione delle scorte settimanali Usa.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 108 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,75%, in attesa in mattinata dell’asta di Bot annuali per 7 miliardi.
Tornando a Piazza Affari, male in avvio soprattutto Buzzi Unicem (-3,4%), con le vendite che colpiscono anche Unicredit (-1,5%), Tenaris (-1,5%), Cnh (-1,4%), Unipol (-1,4%) e Banca Mediolanum (-1,3%).
Fonte MarketInsight