Secondo il Carroccio "è solo verità"
Secondo i leghisti «i cambiamenti di cui parla il primo cittadino non esistono. Siamo andati indietro – asseriscono – , evitando di affrontare una situazione ed un sistema ormai al collasso, innescato già ai tempi dell’acquisizione, per volontà dalemiana, della Banca del Salento – Banca 121. È necessario che i senesi, se non vogliono essere sbeffeggiati ulteriormente, “licenzino” i fautori, i protagonisti ed i difensori della “Cupola senese” denominata Sistema Siena. Urgono, dunque, le dimissioni del Ceccuzzi e la nomina di un commissario prefettizio, evitando il galleggiamento di una maggioranza che ormai non c’è più e di quel “groviglio” che ha rovinato la città e che continua ad autoassolversi, precludendo così a qualsiasi svolta virtuosa possibile. Chi oggi grida al rischio ed al pericolo di un commissariamento del peggior sindaco della storia di questa città, non vuole che Siena sia liberata dall’incancrenito sistema di potere che l’ha sempre governata. Ceccuzzi ha sempre condiviso e sostenuto le scelte operate dalle lobby che governano Siena ed ha accettato la spartizione del potere che tutti noi ci troviamo di fronte. Non c’è bisogno di reagire con astio, minacciando denunce. Occorre conseguire una stagione nuova per la nostra città, pensando anche alla formazione di un reale schieramento delle forze politiche, che abbiano veramente a cuore le sorti della città e che non siano fotocopie degli inciuci nazionali».