L'Ad sposta la presentazione del piano industriale e ritiene irricevibili le richieste dei sindacati sul VAP

di Red – foto di Corrado De Serio
SIENA. Un altro rinvio tattico. La Banca Monte dei Paschi ha diffuso un comunicato nel quale afferma che esaminerà il Piano d’impresa 2012-2015, la cui data di presentazione era già slittata dal 15 maggio al 15 giugno, con il CdA convocato per il prossimo 25 giugno. La presentazione alla comunità finanziaria è prevista per il giorno successivo. C’è da capire, dopo l’incontro con Banca d’Italia, quali siano stati i rilievi Eba nella realizzazione delle misure previste per il buffer temporaneo di 3,2 miliardi di euro richiesti a Rocca Salimbeni. Ma l’attenzione degli operatori nel venerdì di borsa era tutta concentrata sulla Spagna e sulla Germania. In effetti, il salvataggio del settore bancario spagnolo sembra sempre più imminente; però, è proprio Madrid a prendere tempo e rimandare la decisione a quando sarà fatta definitiva chiarezza sulle necessità finanziarie degli istituti di credito spagnoli: un altro intervento a metà potrebbe avere conseguenze mortali. Si parla comunque di 100 miliardi di euro. Nel primo pomeriggio di oggi (9 giugno) potrebbe già partire la richiesta di aiuti all’Ue: infatti è già deciso che i ministri delle Finanze della zona euro si riuniranno oggi alle 16 in una call conference per discutere del sistema bancario spagnolo, in vista della possibile richiesta di aiuti da parte di Madrid.
In Germania sono stati diffusi dati inquietanti: è stato registrato il primo calo dell’export dall’inizio dell’anno, soprattutto nelle vendite ai paesi dell’area Ue, in difficoltà proprio per le scelte della Merkel, restia a dividere con gli altri partner europei la presunta solidità finanziaria dei tedeschi. Cattive notizie anche da Parigi dove la Banca di Francia ha pubblicato previsioni in cui si attende una contrazione dell’economia nel secondo trimestre. Conseguenze di borsa: Parigi segna un meno 0,76 per cento, Francoforte meno 0,66 per cento, Londra meno 0,71 per cento. L’euro torna a calare portandosi a 1,2464 dollari. Piazza Affari, ieri, ha avuto una partenza in forte calo, in scia al downgrade di tre gradini del Paese iberico da parte di Fitch, ma ha ridotto le perdite in maniera graduale nel corso della seduta, grazie anche alle parole del presidente Obama, che ha sottolineato come sia interesse di tutti che la Grecia resti nella zona Euro, commentando positivamente anche il fatto che Hollande e Merkel lavorino su un’agenda legata alla crescita. Crescita che in Italia è completamente assente: dai brutti dati pubblicati risulta che in Italia la produzione industriale è scesa nel mese di aprile dell’1,9% mese su mese. Su base annua il ribasso è del 9,2%.
Il titolo MPS ha fatto -3,93% a euro 0,2153. I sindacati della banca hanno diffuso un comunicato in cui si afferma che i dipendenti “sono pronti a ogni forma di mobilitazione”. L’annuncio arriva dopo l’incontro con l’azienda, che ha avuto per argomento le ricadute dell’ultimo rinnovo contrattuale collettivo sulla normativa aziendale. L’azienda avrebbe espresso “una totale indisponibilità al dialogo su tali questioni, negando margini di confronto e rendendo di fatto inapplicabili parti di normativa aziendale, come ad esempio il recupero salariale dei futuri assunti”. Inoltre, avrebbe “comunicato verbalmente che, visto il risultato negativo nel bilancio 2011 delle attività ordinarie della Banca, nel prossimo mese di luglio non verrà erogato il VAP (premio aziendale di produttività, ndr) ai dipendenti della Banca Monte dei Paschi”.
L’Ad Fabrizio Viola e il vice direttore generale vicario avrebbero respinto ogni richiesta dei sindacati per “trattare l’argomento VAP all’interno della prossima procedura sulla riduzione dei costi, che dovrebbe partire presumibilmente dopo la presentazione del Piano Industriale, considerandolo parte integrante della fase negoziale complessiva. Con tale scelta, che riteniamo assolutamente inaccettabile nel metodo e nel merito – concludono i sindacati – l’azienda si assume una grave responsabilità politica a pochi giorni dall’inizio delle trattative”.
I dipendenti sarebbero pronti a tornare in piazza e scioperare. Stavolta si annuncia anche un comizio.