
SIENA. Lunedì o martedì potrebbe essere dichiarato ufficialmente lo stop alla trattativa tra il Mef e Unicredit per il Monte dei Paschi. Resta da capire se si tratta di un blocco definitivo o temporaneo.
Non si trova, infatti, un accordo sul capitale. Unicredit dichiara che è di oltre otto miliardi il fabbisogno che garantisca la capital neutrality dell’operazione, mentre il Ministero non intende superare i sei miliardi, mettendo in conto lo sconto fiscale, legato alla trasformazione delle dta in crediti fiscali.
La banca di Orcel non intende, peraltro, accollarsi i costi relativi ai circa 7mila esuberi previsti nel piano di privatizzazione. Per favorire le uscite servirebbero “scivoli” di lunghezza superiore ai cinque o addirittura ai sette anni previsti inizialmente, con un costo stimato in quasi 3,5 miliardi.
Al momento non sono in vista soluzioni diverse, a meno che non ci sia un prolungamento della nazionalizzazione, ma per questo sarebbe necessaria una proroga, che l’Italia non intende chiedere all’Europa.