La classifica del 18° rapporto di ItaliaOggi-Università La Sapienza
ROMA. Mantova è la provincia italiana in cui si vive meglio, scende di un gradino Trento (è stata prima dal 2011 ad oggi), nella classifica annuale di ItaliaOggi-Università La Sapienza sulla qualità della vita. La città in cui si vive peggio è Crotone; a sorpresa, ma non troppo, Roma precipita tra le province con qualità della vita insufficiente.
Altro nuovo ingresso sui gradini più alti del podio è Belluno, terza, in salita dall’ottava posizione. Scivolano Pordenone (da terza a quarta) e Bolzano (da seconda a ottava). Sale dall’undicesima posizione del 2015 Siena, che si porta al quinto posto, prima delle toscane.
L’ultimo posto è di Crotone, ma con elementi di discontinuità: il tenore di vita è accettabile e la provincia è addirittura ricompresa nel gruppo delle più virtuose nelle dimensioni criminalità e popolazione; responsabili, quindi, della maglia nera sono affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero.
Deludono anche le grandi aree urbane, che arretrano tutte, rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Torino (che sale di 6 posti). Ma se Milano e Napoli perdono rispettivamente 7 e 5 posizioni, Roma ne perde 19 (31 in confronto al 2014), posizionandosi su livelli di qualità di vita insufficienti.
Roma è passata dal 69esimo posto del 2015 all’88esimo di quest’anno, posizionandosi su livelli di qualità della vita gravemente insufficienti. Per quanto riguarda la criminalità è al 106esimo posto tra le città sicure (era al 102 nel 2015). Scende al 58esimo posto, dal 42 del 2015, per quanto riguarda i parametri di disagio sociale. Scende di sette posti anche per quanto riguarda i servizi scolastici. Passa dall’ottavo al decimo posto nella classifica del sistema salute e dal 94esimo (del 2015) al 103esimo del 2016 per il tenore di vita.
Nord-est e centro reggono meglio il colpo della crisi, soffrono il Nord-ovest e il Sud e le Isole.