Alessandro Pinciani: "Una priorità per la nostra provincia e uno dei progetti più importanti per il nostro territorio"

SIENA. Le Province di Siena e Viterbo fanno “squadra” per la valorizzazione e la promozione della Via Fracigena. E’ con questo spirito che lunedì (7 marzo) alle ore 11.30 si svolgerà, presso la sede della Provincia di Viterbo a Palazzo Gentili un incontro che vedrà protagonisti i rappresentanti dell’amministrazione provinciale di Siena e Viterbo. A rappresentare la Provincia di Siena sarà il vicepresidente, Alessandro Pinciani insieme ai tecnici della Provincia. Nel corso dell’incontro si parlerà della Via Francigena; dello stato dell’arte sui rispettivi tracciati e delle prospettive di organizzare iniziative congiunte di promozione e intervento.
“L’attività tecnica e infrastrutturale di individuazione del tracciato e di messa in sicurezza del percorso della Via Francigena – spiega il vicepresidente, Alessandro Pinciani – sta procedendo spedita. Tra Siena e Viterbo il percorso della Via Francigena, coincide con l’antica Via Cassia, e si conferma come uno dei più suggestivi dell’intero tracciato, facendo fare a chi lo percorre un viaggio nel tempo. Nelle settimane scorse abbiamo sentito l’esigenza di confrontarci con la Provincia di Viterbo per portare a termine il collegamento dell’ultimo tratto toscano della Francigena con la prima porzione laziale”.
“La Via Francigena – ha proseguito Pinciani– rappresenta una priorità per la nostra Provincia e sarà uno dei progetti più importanti per la valorizzazione del territorio. Durante l’incontro parleremo anche della possibilità di organizzare iniziative congiunte con Viterbo per la valorizzazione di questa strada, un grande elemento di attrattività per chi è alla ricerca di un turismo più lento e dolce. E’ con questo spirito che la Provincia di Siena ha realizzato nei mesi scorsi la Guida del Pellegrino con un itinerario interamente percorribile all’interno delle campagne che collegano Bolsena a Montefiascone, riuscendo così a limitare le problematiche di sicurezza relative all’attraversamento della Cassia”.