Da Berlino a Ginevra per presentare i vantaggi delle ricerche svolte a Colle Val d'Elsa
SIENA. Da Londra a Berlino, da Francoforte a Stanford, poi a Ginevra. Partendo da Siena. E rilanciando così la sfida che la provincia toscana ha colto nel precorrere i tempi della green economy anche dal punto di vista della tecnologia e del manifatturiero, laddove il territorio risulta già eccellente per sviluppo sostenibile.
Prosegue così il roadshow internazionale di Siena Solar Nanotech, startup che lo scorso settembre ha inaugurato la propria sede a Colle val d’Elsa e che in questi mesi è impegnata a farsi conoscere in tutto il mondo, ottenendo forti apprezzamenti e importanti riconoscimenti.
Siena Solar Nanotech è nata grazie all’impegno del professor Carlo Taliani del CNR, presidente dell’azienda e che ha sempre creduto, insieme a investitori senesi e toscani, in quello che si è rivelato con ragione uno dei più innovativi progetti di sviluppo sostenibile per il fotovoltaico di seconda generazione, tramite un processo produttivo che rappresenta un primato mondiale nel suo settore.
Si tratta della tecnologia di deposizione dei film sottili che deriva da un’idea di Organic Spintronics, spinoff del CNR di Bologna che ha poi dato vita a Siena Solar Nanotech cedendole il know-how con l’obiettivo di produrre, a livello industriale, macchinari per la produzione di pannelli fotovoltaici innovativi. Per farlo, Siena Solar Nanotech attua su scala industriale la deposizione di film sottili fotovoltaici attraverso la tecnica PPD (Pulsed Plasma Deposition) che sfrutta impulsi ultracorti di elettroni.
Un progetto così forte che a Milano, lo scorso ottobre Siena Solar Nanotech è stata giudicata come una delle 8 migliori finaliste di Intesa Startup Initiative Clean Tech ed invitata a partecipare alle sessioni internazionali a Londra e Francoforte, presentandosi – attraverso la formula del “pitch elevator” (una breve presentazione di pochi minuti seguita da una sessione di domande) – alla platea di investitori istituzionali internazionali con il progetto di industrializzazione della Pulsed Plasma Deposition (PPD).
Oggi (3 marzo) e domani, il professor Carlo Taliani interverrà alla conferenza Thin Film Summit – una delle principali conferenze per l’industria del fotovoltaico a film sottili – a Berlino nella sessione Enhacing manufacturing processes and cost , dove presenterà i vantaggi che la tecnnologia PPD mette a disposizione dell’industria del fotovoltaico a film sottile.
Il mese di marzo si chiuderà con un volo per gli Stati Uniti, in California: Siena Solar Nanotech sarà tra i protagonisti dell’ Italian Innovation Day, il prossimo 31 marzo.
E il 4 aprile, appuntamento a Ginevra per l’importante Dupont Photovoltaic Solutions Open Innovation Day.
Che cos’è il PPD (Pulsed Plasma Deposition)?
Si tratta di un procedimento che potrà permettere di ridurre drasticamente il costo dei pannelli fotovoltaici con un costo di produzione inferiore a 50eurocent/Wp.
In termini più specifici, la PPD è una tecnica proprietaria di deposizione della famiglia PVD (Phisical Vapour Deposition) che si basa sull’ablazione diretta di un bersaglio mediante impulsi di elettroni ultracorti ad alta energia. Il materiale rimosso dal bersaglio forma un getto che si deposita progressivamente su un substrato ricoprendone la superficie con un film.
I materiali cresciuti con questa tecnica presentano ottime caratteristiche di compattezza, uniformità e stechiometria difficilmente ottenibili con altri processi utilizzati nella produzione di film industriali.
La PPD permette inoltre di depositare film potenzialmente su qualsiasi materiale, è adatta ad essere applicata su grandi superfici, ha un’ottima velocità di deposizione e produce film cristallini anche su substrati con struttura non ordinata (vetro, plastica).
L’ultimo decennio ha visto la tecnologia del fotovoltaico emergere come una delle tecnologie dominanti per la produzione energetica a livello mondiale. Si prevede che la continua e robusta crescita a cui si è assistito da tempo continui negli anni a venire.
Durante il 2010 il mercato del fotovoltaico a mostrato una crescita e diffusione senza precedenti. Su scala globale si sono aggiunte nuove installazioni per circa 15 GW, considerando l’intera capacità installata si raggiunge il valore di almeno 40 GW che producono giornalmente circa 43 TWh di energia elettrica. Come evidenziato da studi EPIA, il fotovoltaico potrebbe fornire fino al 12% del fabbisogno energetico dell’Unione Europea al 2020 sotto determinate condizioni al contorno, ed essere competitivo rispetto ad altre fonti energetiche nel 76% del mercato europeo, in assenza di forme di sostegno esterne o sussidi che oggi esistono (grid-parity).
Per supportate questa enorme crescita non saranno sufficienti riduzioni di costo legate solamente ad economie di scala ma si dovranno introdurre miglioramenti tecnologici fondamentali come indicato dettagliatamente dalla European Photovoltaic Technology Platform e dall’European Strategic Energy Technology Plan (SET Plan). 2SN mira a soddisfare queste necessità del settore fotovoltaico per tecnologie innovative che possano realizzare un vero avanzamento nelle prestazioni e nei costi.