Attivo impegno a tutela dei consumatori e dei produttori

SIENA. La sicurezza delle produzioni alimentari è una tematica sempre più al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e degli Organi istituzionali del nostro Paese in quanto riguarda il valore della qualità degli alimenti, la salute dell’uomo, tutelata espressamente dalla Costituzione, la difesa dell’ambiente e del territorio in generale. A livello mondiale, infatti, il fenomeno della globalizzazione ha inciso negativamente, per alcuni aspetti, sull’integrità ambientale e sulla qualità e quantità di alimenti disponibili per la popolazione.
Il “Paesaggio alimentare” è la manifestazione concreta degli aspetti economici, culturali, ambientali, territoriali e alimentari dell’Italia. E’ un bene da difendere ed accrescere in tutte le sue componenti in quanto è la giusta connessione fra i valori dell’ambiente, del territorio e dell’alimento, beni d’interesse primario della persona umana e delle comunità locali.
L’Italia a livello internazionale è uno dei Paesi che possiede il più ricco e variegato patrimonio agro-alimentare, con produzioni tipiche nazionali di eccellenza che rappresentano un punto di forza economico del “Made in Italy”. L’Unione europea può vantare attualmente, la registrazione di oltre 910 prodotti DOP, IGP ed STG, di cui 210 sono di origine italiana, oltre ad una variegata gamma di produzioni biologiche. Nella società attuale, infatti, i consumatori rivolgono un’attenzione sempre maggiore nei riguardi degli alimenti prodotti con sistemi che salvaguardino l’ambiente e che garantiscano il benessere degli animali da allevamento. I prodotti tipici e biologici, quindi, costituiscono un importante patrimonio alimentare ed economico del nostro Paese che deve essere tutelato a difesa dei consumatori e dei produttori, per assicurare la qualità dei prodotti e la legalità del mercato. Sotto questo profilo nel territorio della provincia di Siena si possono trovare molteplici produzioni certificate di qualità, non solo nel settore viti-vinicolo, ma anche in quello oleario, zootecnico e lattiero-caseario.
Nell’ambito di questi nuovi scenari il Corpo forestale dello Stato negli ultimi anni ha contribuito proficuamente, in modo sinergico con le altre Istituzioni nazionali e con gli Enti territoriali, ad attuare le necessarie azioni di contrasto agli episodi di illegalità legati ai crimini agro-alimentari, alla contraffazione dei marchi di qualità ed all’agro-pirateria in genere, per la tutela della qualità alimentare e dell’integrità del paesaggio agrario e forestale. Come ulteriore strumento di contrasto recentemente è stato introdotto nel nostro ordinamento giuridico il reato di “contraffazione di prodotti agroalimentari con indicazioni geografiche e denominazioni di origine protetta (art. 517-quater c.p.)”. Il legislatore ha inteso in questo modo attribuire una forte tutela al bene agro-alimentare a indicazione geografica e a denominazione di origine protetta, in considerazione degli alti valori tutelati.
In particolare in Provincia di Siena l’attività di controllo del Corpo Forestale dello Stato si è articolata in vari ambiti di intervento, sia nei segmenti di filiera della produzione e della trasformazione che in quelli della commercializzazione a garanzia delle produzioni certificate di qualità (DOP ed IGP) e biologiche, con particolare riferimento al settore oleario e viti-vinicolo. Gli accertamenti presso le aziende agricole, inoltre, hanno riguardato anche la verifica sul rispetto degli impegni previsti dalla normativa legata alla nuova PAC, al fine di riscontrare la corretta percezione dei contributi comunitari da parte dei beneficiari.
Inoltre nel settore viti-vinicolo è attualmente in atto una campagna di controllo finalizzata ad accertare il rispetto delle procedure di legge previste per lo spandimento sui terreni agricoli dei sottoprodotti della vinificazione (vinacce e fecce), i quali possono essere utilizzati come ammendante agricolo; nel settore oleario, invece, sono in corso accertamenti legati alla verifica sul corretto riutilizzo agronomico delle acque di vegetazione residuate dalla lavorazione delle olive da parte dei frantoi oleari.
Si ricorda, infatti, che entrambe queste due tipologie di sottoprodotti, se riutilizzati conformemente alle procedure tecniche ed amministrative previste dalle rispettive normative di settore, possono essere reimpiegate come ammendanti e/o fertilizzanti in agricoltura, altrimenti rientrano nella disciplina giuridica dei rifiuti, e come tali devono essere trattati e gestiti.
Una attività a 360 gradi, quindi, che pone il Copro Forestale dello Stato della Provincia di Siena, in modo sinergico con le altre istituzioni preposte e con gli enti territoriali, a tutela dei consumatori e dei produttori, intervenendo nei più variegati e complessi aspetti che caratterizzano le filiere agro-alimentari. Un impegno costante finalizzato a garantire la sicurezza del nostro ambiente e del territorio, sulle nostre tavole.