L'infermeria - più che il coach - potrebbe decidere la formazione
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di Umberto De Santis
SIENA. Oltre all guaio alla mano di Bootsy Thornton, ci sono anche le precarie condizioni di David Moss e la rinuncia ad Andrea Michelori, sempre alle prese con la fascite al piede. Così sarà l’infermeria a decidere le rotazioni mensanine in gara 4, che fin da ora si preannuncia un calvario, proprio nel momento più delicato della stagione per Pianigiani & C. Su Rakocevic e Carraretto si spostano tutte le attenzioni per l’equilibrio della formazione senese nel corso della partita, in cui anche il talento di Pietro Aradori dovrà trovare spazio contro una Olympiacos dimostratasi fisicamente tostissima, ma a larghi tratti piuttosto imprecisa al tiro: margini di recupero esistono, ma per conquistare la possibilità di tornare al Palaestra a Siena occorrerà una determinazione feroce, per non farsi seppellire sotto canestro dai rimbalzi dei padroni di casa sui due lati del campo. In attacco, invece, bisogna che l’esecuzione degli schemi per prendersi buoni tiri da tre sia molto curata, visto che le condizioni della schiena di Lavrinovic sono quelle che sono. Le medie del team greco nelle prime tre gare sono 50,6% da due, 38% da tre, 66% ai liberi. Quelle della Mens Sana sono rispettivamente 51,9%, 33%, 73%. Il fatto è che il team di Ivkovic, vista la supremazia indiscutibile ai rimbalzi, ha avuto molti secondi tiri, e di conseguenza più occasioni per conquistare preziosi tiri liberi. “Tornare al lavoro” scrive su twitter Shaun Stonerook “non è finita finché non è finita!”.