Eurolega a Firenze, playoff scudetto con Dionte Christmas
di Umberto De Santis – foto di Augusto Mattioli
SIENA. Due sono le squadre che hanno la deroga dell’Euroleague per il palazzetto: Barcellona e Siena. Ma mentre i catalani hanno presentato il progetto per un palasport che si farà, la Mens Sana è rimasta al palo. Colpa delle faraoniche velleità di Comune e Fondazione che – quando i soldi c’erano – pensavano alla Cittadella dello Sport a Isola d’Arbia, i cui preventivi aumentavano di mese in mese. Quattrini spesi in progettazioni irrealistiche, il fiore all’occhiello del buon governo insieme al nuovo innovativo campo di calcio. Invece bisognava destinare qualche milioncino a ristrutturare il Palaestra, visto che la Polisportiva già deve sopportare i costi di gestione di tre strutture in viale Sclavo. Adesso però i tempi stringono, la cinghia è stata già tirata, la licenza dell’Eurolega prima o poi scade e senza aver vinto il campionato nazionale (cosa probabile già da quest’anno), e senza un palasport accettabile sarà difficile ricalcare le scene europee.
A torto o a ragione Minucci ha mosso le sue conoscenze e la Regione Toscana ha risposto con un piano da 500.000,00 euro: ristrutturazione del PalaMandela di Firenze e trasferimento nel capoluogo regionale della Mens Sana per le gare interne del campionato europeo. Con quella somma, si badi bene, non si arriverà alla capienza di 10mila posti, come vuole l’ente europeo, ma a ottenere una deroga per 7mila, partendo dagli attuali 5.800 omologati. Sembra che ragioni strutturali impediscano, con una somma simile, di aumentare la capacità del Palaestra che pure spazi ne ha e che offre una capienza quasi uguale al palazzetto fiorentino. Non dovrebbe averne a patire la Polisportiva, che continuerà a percepire l’affitto dalla squadra di basket per l’utilizzo del Palaestra per allenamenti e campionato italiano.
Adesso però, chiusa l’avventura in Euroleague, Siena si avvia verso un finale di campionato italiano entusiasmante, che verrà affrontato con la leggerezza di chi non è più il favorito, ma sente nelle mani la possibilità di un comeback imprevedibile, secondo gli esperti, a inizio stagione. E la mancanza di un vero pretendente al titolo (Milano è troppo discontinua) aumenta le chances di tutti i contendenti, anche quelli sulla carta meno “nobili”. Mercoledì sera, una incerottata e stanca Mens Sana sarebbe dovuta scendere sul parquet del Cska, dove invece è volato il Caja Laboral (89-78, con 19 di Weems e 17 di Causeur), per disputare gara uno. Negli altri incontri in programma: Olympiacos-Anadolu Efes 67-62 (26 Printezis, 17 Gonlum); Real Madrid-Maccabi 79-53 (15 Fernandez, 9 James e Hickman); Barcellona-Panathinaikos 72-70 dts (14 Navarro, Lasme, Gist).
Invece allenamento pomeridiano a ranghi quasi completi (Kangur a riposo, Lechthaler lavora a parte) con l’occasione di conoscere sul campo il nuovo acquisto Dionte Christmas. Ragazzone di Philadelphia (USA) in forza al CSKA fino a febbraio, che si è presentato atleticamente a posto e senza postumi da infortunio come raramente si era visto in Viale Sclavo negli ultimi anni. Buona visione di gioco e notevole precisione al tiro sono i primi commenti di chi ha seguito l’allenamento, al termine del quale la società ha ufficializzato l’ingaggio con un comunicato. Nessun extra-budget per Christmas, in ossequio all’austerità dei tempi e all’incertezza su presente e futuro: trasferitosi il buon Marcelus Kemp in Venezuela, nei Crocodiles di Caracas, il suo stipendio è stato dirottato nelle tasche della nuova guardia. Un gran furbone questo Kemp, pagato per stare a casa. Forse si riferiva a lui Claudio Sabatini quando in una intervista alla Gazzetta dello Sport disse di Ferdinando Minucci: “La volpe è molto astuta ma deve stare attenta a non finire in un collo di pelliccia”?
Visto il niente che è mancato sul 7-2 nelle Top 16 per proseguire l’avventura di coppa, la possibilità di prendere a fine gennaio un giocatore che potesse aggiungere quel poco che serviva per proseguire sulla strada di Londra è stata azzerata dal contratto della meteora Kemp. Dionte Christmas è esattamente quella figura tecnico-atletica che poteva essere, e non è stato, l’ex stella sassarese di una stagione indimenticabile per i sardi. Ciò dovrebbe far apprezzare ancor di più l’opera di Banchi e dello staff tecnico che hanno ottenuto dal gruppo più di quello che si poteva chiedere, e nel conto va messo che non tutte le scelte del roster possono rivelarsi vincenti.
Adesso è il momento che i tifosi che non venivano più al Palaestra perché si annoiavano a vincere sempre, si ripresentino in Viale Sclavo. Lo spettacolo è assicurato, sia che arrivi Varese sia che arrivi Venezia: il risultato incerto come mai e le sorprese sono sempre in agguato. Ma da qui passa una delle poche bandiere vittoriose della città di Siena, città colpita al cuore da uno degli scandali più grossi e complessi della finanza italiana. Nessuno vuole far finta di niente, come i massimi dirigenti di uno sponsor che ha ignorato la vittoria in Coppa Italia e l’immagine sportiva positiva che ne è scaturita. I problemi ci sono e devono essere affrontati nelle sedi giuste, specialmente se la città riuscirà ad avere un nuovo sindaco e un nuovo Consiglio Comunale.
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