Così recita lo striscione esposto dai supporters dello Zalgiris Kaunas
SIENA. Due volte in una settimana, forse non è più un caso ed è IL caso. Prima lo striscione dei tifosi di Vitoria contro la “mafia” Euroleague ai danni di Siena e dei senesi. Ieri, nella partita contro il Bamberg i supporters dello Zalgiris hanno esposto un loro manifesto, quasi analogo, che recita “La casa della Mens Sana è Siena non è Firenze”. La risposta della Crespi band sul campo, in un momento difficile come risultati in Europa (4 sconfitte consecutive) e nel roster (il taglio di English, 3 minuti nelle ultime due gare dopo il flop contro l’Olympiacos, quando voleva parlare nel timeout sopra la voce del coach, è in corso di realizzazione e si vocifera sull’arrivo dei nomi più svariati e improbabili come Bootsy Thornton o David Lighty), è stata la migliore gara di questo scorcio di stagione a Malaga, con vittoria sulla sirena del carneade di lungo corso Viggiano, che giustamente si merita di essere l’eroe di giornata. Senza dimenticare il costante Daniel Hackett e il primo sbocciare di Erick Green, talentuoso prospetto NBA che almeno la timidezza in campo la deve vincere una volta per tutte.
La risposta di Bertomeu alle critiche che lo vogliono solo assatanato di business e dimentico delle realtà con “minore bacino di utenza” come si dice nel calcio quando ci sono da spartire i diritti televisivi, sicuramente non ci sarà. I tifosi dello Zalgiris – espressione di una nazione piccola come la Lituania che ha meno abitanti della Toscana mensanina vagheggiata da Minucci – sono preoccupati: il bacino di utenza già lo devono dividere con l’altra grande del loro basket, il Lietuvos Rytas. Il prossimo diktat di Bertomeu potrebbe riguardare proprio loro, anche se Kaunas è un pezzo fondamentale della storia della pallacanestro. Si sa, i miti sono fatti per essere distrutti.
Ma il “mezzo tutto esaurito” del PalaMandela nel match Mens Sana-Olympiacos con la sua tribuna dietro canestro inagibile e vuota (come da immagini televisive ad ogni viaggio in lunetta), ma che fa ciccia per arrivare a 7000 spettatori, non deve trarre in inganno. Secondo comunicazioni ufficiali di Euroleague, la gara ha visto la presenza di 6.755 spettatori. Se come affermato il PalaMandela è stato omologato per 7mila posti a sedere grazie a 500mila euro di lavori pagati dalla Regione Toscana, in ossequio ai desideri di Bertomeu, il tutto esaurito non è stato raggiunto. La stessa partita, guarda caso, si è giocata nella scorsa stagione a Siena e i dati ufficiali di allora parlavano di 4.678 spettatori, e sappiamo tutti che erano molti di più, ma almeno nella forma gli ordini del Prefetto erano stati rispettati. Infatti la quantità di pubblico presente a un evento è regolata da leggi stringenti e nel caso di Siena l’autorità giudiziaria voleva essere formalmente ferrea, ma dire che il palazzetto era stracolmo non è una eresia, con le persone in piedi nell’anello del loggione. E secondo i giornali degli anni Ottanta, in quelle situazioni sono entrati fino a diecimila spettatori (ma erano seduti anche sulle scale, a onor del vero): io c’ero e ci credo che eravamo tanti così.
Ci si lamenta della cattiva gestione mediatica del trasferimento a Firenze, che ha allontanato molti appassionati e gli habituèe delle tessere omaggio (tanto che contro Venezia non c’era un gran pienone; certo non è la Reyer di questi tempi, poi di lunedì, la pietra di paragone del momento). Pensiamo che i conti si faranno la sera del 5 dicembre quando si giocherà, a meno di improbabili colpi di scena che i tifosi si augurano sempre e di cui Malaga è un episodio tonificante (in chiave Final Eight soprattutto), l’inutile partita contro lo Stelmet Zielona Gora. Tanto di cappello ai fiorentini se faranno il tutto esaurito: temiamo che sarà un “tutti esauriti” che dovrà far riflettere sulla mossa successiva, giocare o meno anche l’Eurocup a Firenze. Chiederemo a qualche agenzia di scommesse di quotare fin da subito se al PalaMandela ci saranno un numero di spettatori superiore ai 4368 che il 13 dicembre 2012 avevano assistito a Montepaschi-Asseco, guarda caso un’altra squadra polacca. Se si, vorrà dire che a Firenze si meritano di avere un squadra di primo livello nel basket. Ma non significa che Siena debba perdere la sua: che ci spieghi la proprietà della Mens Sana Basket (ovvero la Polisportiva Mens Sana 1871) dove il suo presidente e il suo General Manager vogliono portare squadra e titolo sportivo.
Da parte nostra – quella di cronisti che raccontano eventi – vuole essere solo la richiesta di un esercizio di chiarezza, ma da Ricci in casa e Bertomeu nel continente arriva solo un silenzio che puzza di menefreghismo.