Nel ringraziare tutti, Marco spiega i motivi della rescissione del contratto

di Umberto De Santis – foto di Augusto Mattioli
SIENA. Marco Carraretto saluta la città dopo tanti anni alla Mens Sana Basket. “Grandi gioie in 7 anni, ringrazio la società che mi ha permesso di lavorare al massimo livello, lo staff tecnico, i compagni di squadra. Un ringraziamento speciale alla città che mi ha permesso di fare il capitano con due belle vittorie e ai tifosi che ci hanno fatto sentire il loro affetto e che mi hanno “adottato” aiutandomi a trovare i miei spazi a Siena, soprattutto all’inizio del primo anno, venivo dalla Spagna e avevo qualche problema di adattamento”.
Senza polemiche, ma con la voglia di far sapere la trasparenza dei suoi comportamenti nei riguardi di tutti: “Rimarrò a Siena a vivere dopo la fine della carriera. Però nonostante la crisi del Monte dei Paschi sono rimasto sorpreso dalla società che mi ha offerto un terzo rispetto all’anno precedente. Avrei accettato una riduzione come gli altri, ma questa proposta eccessiva e poco rispettosa mi ha fatto pensare che la società non mi voglia più in squadra. La società aveva la possibilità di uscire dal contratto biennale per il 2013-14. Non era la prima volta che mi si chiedeva di ridurre lo stipendio, ma è stato sviluppato un nuovo sistema di gioco in cui sarò 5/6° esterno, cosa che mi metterà ai margini delle rotazioni”.
Interviene Andrea Forti, sulla domanda perché aspettare così tanto quando si poteva cercare una squadra fin dai primi di luglio: “Marco sembrava far parte dei piani della società per la nuova stagione, ma evidentemente nel corso dell’estate sono cambiate le notazioni tecniche e è stato perso tempo nel cercare un accordo invece di guardarsi in giro a mercato aperto”.
“Avevo parlato a suo tempo con Crespi per sapere se potevo rientrare nel suo progetto tecnico e mi era stato risposto che poteva esserci uscendo dalla panchina. Ma vista la piega delle cose, abbiamo deciso di comune accordo con la Mens Sana di interrompere l’accordo” prosegue Marco “e con il manager Forti abbiamo deciso di guardarci intorno, con le ovvie difficoltà del caso, visto che siamo già a settembre. Alla mia età si deve guardare al futuro un anno per volta e un ritorno a Siena, se continuerò a giocare è possibile. Anche per questo smentisco di aver cercato un biennale pewr ridiscutere il contratto con la società, come qualcuno ha detto. Il mondo del basket è piuttosto incerto, e io ho studi fatti in economia che potrebbero permettermi di cercare un futuro fuori dalla pallacanestro, che tuttavia mi ha dato delle possibilità di conoscere il mondo e le persone. Sto valutando una offerta di Verona e stiamo cercando di trovare un accordo, anche perché ci sono piccole cose ancora da sistemare e la Tezenis ci “sta aspettando” e la cosa non può che farmi piacere”.
Amarcord mensanino: “tanti, troppi ricordi, il primo sarà sicuramente i tre supplementari con Roma, poi il 5 su 5 da tre contro il Panathinaikos, i trofei alzati da capitano oltre tutti gli altri con Stonerook e gli altri compagni e poi tanti altri …”