Bobby Brown risolve nel finale una gara punto a punto
OLYMPIACOS PIREO – MONTEPASCHI SIENA 72-74 (25-20, 36-38, 51-52)
OLYMPIACOS PIREO: Hines 13, Law 4, Antic, Spanoulis 13, Perperoglu 9, Shermadini 9, Sloukas 5, Mavroeidis, Gecevicius, Printezis 7, Papanikolaou 4, Mantzaris 8. All: Bartzakis George
MONTEPASCHI SIENA: Brown 22, Eze, Carraretto 5, Rasic, Kangur 8, Sanikidze 9, Ress 10, Lechthaler, Janning, Hackett 11, Moss 9. All: Banchi Luca
di Umberto De Santis
PIREO. I risultati degli altri campi non sono buoni per l’Olympiacos, che comunque sa di dover vincere per non ritrovarsi a dover fare un inseguimento faticoso al quarto posto dopo appena quattro gare giocate. Le statistiche di giornata sono poco auguranti per i padroni di casa, con sei vittorie esterne su sette partite disputate nel quarto turno di Top 16. Assenze nelle due formazioni, come annunciato alla vigilia, Powell per i greci, Ortner per gli italiani a cui si aggiunge, per la cronaca, il mancato utilizzo di Janning causa postumi infortunio. Solo dieci a referto per Luca Banchi che vede in starting five Hackett e Kangur, e al fischio iniziale chiunque sarebbe prudente nel pronosticare la vittoria della squadra senese sui campioni d’Europa: grazie al cielo a basket non si gioca per il pareggio. Tripla di Mantzaris e risposta immediata di Moss: le prime due azioni vanno a segno 3-2. Ma la novità Shermadini prende possesso dell’area e propizia il primo allungo dell’Olympiacos 8-2 dopo 3 minuti. Daniel Hackett si libera della marcatura di Spanoulis e vola in contropiede 8-5. Al 5’ la tripla di Brown per 11-8, ma Shermadini brucia Eze. L’Olympiacos spinge ma la Mens Sana non perde contatto, il canestro di Spanoulis 17-13 con 3’14” chiama in campo Ress. Bartzokas risponde con Hines. Il parziale di 6-0 fa chiamare timeout a Banchi, dopo una palla persa da Brown. Kangur prende una tripla sicura dopo un’azione pasticciata 23-18, ma Siena subisce troppo le penetrazioni dei greci e l’incontenibile Spanoulis. Al termine della frazione, Ress col tiro da fuori mantiene lo svantaggio in forma accettabile 25-20.
In apertura Hackett con arresto e tiro, poi Banchi gioca la carta Rasic, Moss da ragione alla difesa attenta dei toscani 25-24, ma sono troppi gli errori in contropiede e al tiro da tre. Hines segna dopo quasi tre minuti 28-24. Al 15’ 30-28, Perperoglu tenta di rompere gli equilibri con la tripla, ma Sanikidze non ci sta e replica allo stesso modo dopo pochi secondi, e al 17’ pareggia dalla lunetta 35-35. Brown ancora da tre per il vantaggio Montepaschi 35-38, Carraretto sostituisce Moss ma la pressione difensiva non scema: solo un libero per Perperoglu che chiude lo 0-8 senese. Qui finiscono le ostilità con la Mens Sana in vantaggio 36-38. Peccato per la cattiva gestione di 4/5 tra contropiedi e transizioni, perché il punteggio non rende merito della difesa dei bianco verdi che lasciano all’Olympiacos appena 11 punti nel periodo. I greci rientrano subito con una palla persa, Hackett di forza va a canestro, ma Shermadini conferma di essere in serata 38-40. Mantzaris pareggia dopo quasi tre minuti, shermadini riporta il Pireo avanti 42-40. Festival di triple con Carraretto che rimette Siena avanti 45-46 ma la gara è incerta. Ancora pari le due squadre con 2’50 48-48, ma con generosità la terna manda i greci in lunetta (9 falli fischiati a 15) che non sono produttivi (11/17 al 28’): occorre difendere senza allungare le mani a cercare a vuoto la palla a spicchi. Facile a dirsi, come sempre! Sanikidze e Brown lanciano Siena in contropiede 49-52 con un minuto sul cronometro. Solo all’ultimo secondo l’entrata di Law, imperiosa, per il 51-52 ci dice che la gara è completamente aperta.
Il dunk di Hines trova il sorpasso in apertura, la schiacciata di Ress restituisce il colpo. Poco pubblico sugli spalti, ma tensione a mille in campo: gli errori gratuiti si sprecano. Dall’impasse esce il capitano senese dalla distanza al 33’. Sloukas si prende il rischio della replica e porta la gara sul 56-56. Al 35’ ancora pari 61-61, ma Perperoglu e Hines sembrano lanciare l’Olympiacos 65-61 con 3’44” da giocare: Banchi invoca un timeout per rifiatare e non perdere contatto. Moss accorcia la distanza, e si va punto a punto. Ress non è in giornata da tre, ma Hackett vola in contropiede e pareggia ancora una volta con due canestri in fila 67-67: stavolta tocca a Bartzokas rimescolare le carte. Bomba di Spanoulis, solo 1’25 sul crono, Hackett sbaglia i liberi, ancora Spanoulis per il +5: il campione dell’Olympiacos ha calato il suo jolly. Sembra fatta per i Reds greci, ma la Montepaschi non ha voglia di mollare. Ress schiaccia, visto che Brown è ancora supermarcato a vista: 72-69. Ma sono rimasti secondi, poco più di trenta; l’attacco greco va a vuoto, sul pronto contropiede Brown si procura tre liberi per il fallo sciocco di Antic. Ricordandoci perché già per tre volte è stato il miglior giocatore della settimana dell’Euroleague, Bobby Brown non trema e non sbaglia. Pareggio e Siena pressa giustamente sulla rimessa, la palla vola con difficoltà verso Kyle Hines che sbaglia l’entrata. Moss arpiona l’arancio in volo e manda ancora una volta Brown in contropiede aereo 72-74. Ripetiamo per i deboli di cuore: 0-7 di parziale in 30 secondi per la Mens Sana e, dopo la sospensione richiesta urgentemente da Bartzokas, appena 1 secondo e 7 decimi per l’Olympiacos per tentare il miracolo clamoroso. Ma l’estremo tentativo di Acie Law trova le braccia tese di Hackett e la Peace and Friendship Arena ammutolisce al canto della sirena.
Dopogara agitato: negli ultimi dieci secondi, con palla in mano dell’Olympiacos, il cronometro si è fermato, forse come affermano i greci per quattro secondi, forse meno. Secondo il ricorso il canestro in contropiede di Brown del 72-74 sarebbe perciò arrivato a tempo scaduto. Coach Banchi ha così commentato l’accaduto: “Se si è fermato di proposito per favorire loro sarebbe grave. Ma è una cosa che ha favorito noi”. Il risultato finale lascia imbattuta la Mens Sana in queste Top 16, consolidando il primo posto nel girone F in compagnia del Caja Laboral, mentre oggi l’Olympiacos sarebbe estromesso dai quarti di finale. MVP dell’incontro è ancora una volta Bobby Brown, che nel finale concitato trova punti e freschezza dopo aver subito una grande pressione dei marcatori avversari per tutto l’incontro.