Il palio è dedicato all'ottavo centenario della visita del Santo a Siena
di Giacomo Zanibelli- foto di Corrado De Serio
SIENA. Un palio essenziale nelle forme ma ricco nel contenuto. Claudio Carli ha offerto alla città un prezioso drappellone che ha raccolto da subito il plauso dei presenti. L’opera è stata presentata da Ezio Genovesi. Una serata importante anche per il battesimo paliesco del commissario prefettizio Laudanna, il quale con disinvoltura ed eleganza è entrato appieno nel ruolo. Il palio del 2 luglio 2012 è dedicato all’ottavo centenario dalla visita di S. Francesco d’Assisi a Siena nel 1212. Il santo era giunto in Città per cercare di pacificare le parti in lotta. Si dice che dopo aver piantato il suo bastone in terra questo si sarebbe tramutato in albero, il tutto accadde nell’attuale area conosciuta come “l’alberino”.
Si tratta di un cencio semplice, non ricercato ma che racchiude al suo interno significati profondi e ricchi di storia, tradizione e carità. Il grande saio che predomina e rappresenta la carità francescana ma anche quella della città di Siena. Il colore grigio della veste richiama quello della terra al fine di aderire nel miglior modo possibile al voto di povertà. Un ruolo predominante nell’interpretazione dell’opera lo ricopre “l’alberino”ai cui rami sono appese delle ghiandine di rame con i colori delle dieci che si contenderanno l’opera del maestro Carli. In alto a destra l’immagine elegante di una madonna attenta ad osservare i frutti dell’albero, con uno sguardo materno di dolcezza e premura. Nel retro del drappellone è riportato un passo del cantico delle creature di San Francesco: “Laudato sii mi Signore per sora nostra madre terra la quale ne sostenta et governa et produce diversi frutti con coloriti fiori et herba”. I versi sono scritti in color Terra di Siena per legarli indissolubilmente con la Città e con il Palio. Dalla terra tutto ha origine, l’albero diviene simbolo della vita e soprattutto del ruolo che le contrade ricoprono all’interno della nostra città.
Adesso è iniziato quel lungo attimo che ci porterà direttamente al due sera, ansie, emozioni, passioni e gioie alimenteranno i cuori di tutti noi, trasformando la nostra città in qualcosa di magico, di sfumato e di difficile comprensione all’umana mente.