Mistero anche sui figli del colonnello
TRIPOLI. (Adnkronos/Aki) – Tripoli è quasi interamente nelle mani dei ribelli libici, i lealisti del colonnello libico Muammar Gheddafi controllano ancora solo il ”20%” della città. Lo ha riferito una fonte degli insorti alla tv al-Jazeera. Il raìs sembra continuare a resistere ma resta il mistero su dove si trovi. Non si hanno notizie, nessuna traccia: è stato solo diffuso un suo breve messaggio audio. ”Nessuno sa dove si trova Muammar Gheddafi”, ha affermato in un’intervista alla tv al-Arabiya il leader del Consiglio nazionale transitorio (Cnt) di Bengasi, Mustafa Abdel Jalil, precisando che dal Cnt ”non c’è nessuna garanzia in caso di dimissioni” del colonnello.
Secondo quanto sostiene il sito web dell’opposizione al-Manara, citando fonti dei ribelli, il colonnello sarebbe nascosto all’interno dell’ambasciata del Venezuela a Tripoli. In precedenza, invece, il sito del gruppo dei ribelli del ’17 Febbraio’ aveva parlato di una possibile presenza di Gheddafi all’interno di un ospedale al-Tajura. Altre fonti ritengono si sia ‘rifugiato’ a Sirte. Alcuni riferiscono di due aerei sudafricani atterrati nella notte a Tripoli, ma il ministero degli Esteri sudafricano smentisce. Mistero anche sui figli del colonnello: due o forse tre sarebbero stati catturati, tra questi c’è Saif al-Islam. La Corte penale internazionale dell’Aja e i ribelli libici discuteranno oggi del trasferimento di Saif al-Islam, ricercato per crimini contro l’umanità, secondo quanto affermato dal procuratore capo della Cpi, Luis Moreno Ocampo, alla Cnn.
‘Al-Arabiya’, citando fonti dei ribelli, riferisce che Khamis Gheddafi, uno dei figli del colonnello e comandante della 32esima brigata, sta guidando le sue milizie governative dal compound di Bab al-Aziziya verso il centro di Tripoli. Soprannominato ‘Muammar il giovane’ dai suoi miliziani e ‘macellaio’ dai rivoltosi di Bengasi, Khamis è a capo delle brigate che hanno aperto il fuoco per reprimere le prime rivolte scoppiate il 17 febbraio scorso in Cirenaica.