Venerdì 28 Febbraio e Sabato 1 Marzo assemblea straordinaria dei soci
VERONA. Il consiglio di amministrazione del Banco Popolare, gruppo di cui fa parte anche la Banca Popolare di Novara, si è tenuto questa mattina (25 Gennaio) a Verona. Tra le decisioni prese c’è quella di chiedere ai soci un aumento di capitale fino a 1,5 miliardi di euro, già garantito da Mediobanca e Ubs. L’assemblea straordinaria dei soci verrà convocata per venerdì 28 febbraio e sabato 1 marzo, in prima e seconda convocazione. Con questa operazione il gruppo avrà i requisiti patrimoniali in linea con le direttive di Basilea 3. La scelta è giustificata dalla decisione di rimborsare integralmente il prestito obbligazionario convertibile da 1 miliardo con pagamento cash. Alla data di scadenza naturale del prestito (24 marzo 2014), quindi, ogni obbligazione convertibile in circolazione verrà rimborsata con un importo pari al valore nominale (6,15 euro ciascuna), per un ammontare complessivo massimo pari a 996 milioni oltre agli interessi previsti dal regolamento. Secondo le previsioni del cda, il Banco dovrebbe chiudere il 2013 con un risultato “negativo stimabile in circa 600 milioni di euro. Lo scostamento dal consenso del mercato – viene spiegato in una nota – riguarda principalmente l’ammontare del costo del credito del quarto trimestre. Sulla base dei dati provvisori, emergenti dal processo di redazione del bilancio attualmente in corso, le rettifiche nette di valore sui crediti relative all’intero esercizio dovrebbero assestarsi a circa 1.700 milioni di euro, evidenziando un costo del credito in sensibile crescita rispetto a quello registrato nei precedenti trimestri”. Tra gli altri elementi che pesano sul risultato anche i 79 milioni di euro dell’accordo siglato con i sindacati, il quale “ prevede, tra l’altro, l’impegno condiviso a perseguire un contenimento dei costi del personale attraverso riduzioni dell’organico per 470 unità da realizzarsi nel 2014, primariamente attraverso il ricorso alle prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà di settore”.