"Favorisce i soliti: ricchi evasori e benestanti. No al canone Rai in bolletta"
ROMA. Mentre le forze di polizia assediavano Piazza Montecitorio per protestare contro le politiche sparagnine sulla sicurezza e l’abolizione della Guardia Forestale, il governo nelle stanze chiuse del Palazzo, varava una manovra classista e dalle incerte coperture economiche, per favorire i soliti noti: evasori, ricchi e benestanti.
La manovra economica tra i 27 ed i 30 miliardi di euro, è composta da 17 miliardi per disinnescare le ‘clausole di salvaguardia’ (analoga somma pagata dal Tesoro alle banche di affari nel triennio 2012-2014 per coprire i buchi dei prodotti derivati tossici, le cui perdite ammontano ad oltre 42 miliardi di euro), oltre 4 miliardi per l’abolizione della tassa sulla casa (comprese ville e villini dei benestanti) e altri 6 miliardi almeno per altre misure espansive (proroga parziale della decontribuzione sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato, possibile anticipo del taglio Ires, finanziamento delle spese indifferibili.
Le coperture incerte dovrebbero fermarsi attorno ai 13 miliardi, tra le quali 6/7 mld dovrebbero arrivare da risparmi di spesa della famosa spending review che avrebbe dovuto essere la panacea di tutti i mali precedentemente appostata in 10 miliardi, oltre ai risparmi sui costi di acquisto di carta A4, computer,ed altre spese, mancano almeno 14 miliardi per pareggiare i conti.
Una manovra classista, che favorisce evasori e riciclatori, con il discusso aumento del tetto all’uso del contante da 1.000 a 3.000 euro, invece del contrasto di interessi fiscale tra produttori di beni e servizi e consumatori, per recuperare parte dei 47 miliardi di euro di Iva evasa ogni anno; un vero e proprio regalo per l’abrogazione dell’Imu/Tasi anche per le prime case di lusso, che consentirà ai proprietari di immobili accatastati come A/1 (signorili), A/8 (ville), A/9 (castelli e palazzi storici) un risparmio medio di 2.788 euro, che salgono fin oltre 12mila euro nei casi più estremi, rispetto ai 180 euro medi di risparmio, proposto ai proprietari di normali abitazioni.
Adusbef e Federconsumatori, che denunciano inoltre l’ulteriore ingiustizia di inserire l’odioso canone Rai nelle bollette elettriche, con la presunzione che ogni abbonato ai servizi elettrici debba possedere e pagare per un televisore, prevaricando la libertà di scelta dei cittadini di guardare o meno la Tv, preparano l’impugnativa alla Corte Costituzionale, per un vero e proprio obbrobrio giuridico assente perfino nei paesi a dittatura consolidata.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)