L'appuntamento di questo pomeriggio rientra nel ciclo di conferenze "L'Eredità Culturale Sostenibile"
CHIUSI. Oggi (31 Gennaio) alle ore 17,30, nell’ambito del ciclo di conferenze “L’Eredità Culturale Sostenibile”, organizzato dal Museo Nazionale Etrusco in collaborazione con Comune della Città di Chiusi e Gruppo Archeologico “Città di Chiusi”, l’appuntamento è con Daniele Federico Maras e il tema Chiusi diventa romana: aruspici per sempre.
Gli Etruschi godevano presso i Romani della fama di essere esperti nell’interpretare i segni della volontà degli dei. La raccolta dei testi che contenevano la scienza rituale e divinatoria etrusca, tramandata secondo la leggenda sin dalle origini, prendeva il nome di Disciplina Etrusca e i sacerdoti ad essa iniziati si chiamavano aruspici.
Monumenti figurati e iscrizioni etrusche e latine si affiancano alle fonti letterarie per raccontare il funzionamento di questa ‘scienza’ e del collegio sacerdotale che ne era custode, sia prima che dopo la fine dell’indipendenza etrusca.
Tra le metropoli d’Etruria, Chiusi restituisce il maggior numero di testimonianze dirette degli aruspici tra il III e il I secolo a.C., dimostrando come anche sotto il dominio di Roma l’arte divinatoria rimanesse appannaggio delle antiche famiglie aristocratiche della città.
Nei primi secoli dell’impero la Disciplina entrò a buon diritto nella storia del pensiero classico, a fianco delle correnti filosofiche greche, fino a incontrarsi e scontrarsi con il Cristianesimo emergente.
Ingresso gratuito.
Su richiesta, prima della conferenza, è possibile essere accompagnati in visita alla Mostra “[Ri]scrivere il Passato. Il nome etrusco di Chiusi e altre Storie”.
Nell’immagine l’urnetta cineraria con iscrizione etrusca che menziona un aruspice (conservata al Museo Civico “La città sotterranea”)