SIENA. Gli amministratori comunali e provinciali di Sinistra Ecologia e Libertà di Siena hanno deciso di aderire al Clandestino day, la giornata nazionale organizzata dal settimanale “Carta”, che, attraverso numerose iniziative culturali, vuole far riflettere sui diritti dei migranti.
Ci troviamo in un momento storico molto particolare in cui nessun individuo nel nostro paese si definirebbe mai razzista, salvo poi plaudire alle politiche becere e inutili della destra, nelle quali i migranti non appaiono persone ma bestie e come pesce puzzolente meritevoli di morire in mare. Nessun riferimento si trova mai su come risolvere veramente il problema che muove dalle disuguaglianze economiche fra nord e sud del mondo, create da politiche internazionali mirate da due secoli alla sopraffazione e non alla cooperazione.
Nessuno si illude che la convivenza fra diverse culture sia semplice, soprattutto quando il confronto non è paritario, ma vede una componente prevalere sull'altra per posizione sociale ed economica migliore. A maggior ragione si avverte la necessità di politiche che affrontino seriamente la questione a cominciare dall'abbattimento delle differenze sociali e dall'integrazione, dalla creazione di un'economia più equa non basata sullo sfruttamento del lavoro e dei più deboli o su moderne forme di schiavitù.
Atti spettacolari come blitz estemporanei o regolamenti che escludano qualunque uomo da servizi necessari come la sanità e la scuola sono completamente inutili, oltre che forme palesi di discriminazione.
Riteniamo pertanto che si debba lavorare per una maggiore giustizia sociale, senza la quale è impossibile parlare di libertà.
Gli amministratori di Sinistra Ecologia Libertà
Ci troviamo in un momento storico molto particolare in cui nessun individuo nel nostro paese si definirebbe mai razzista, salvo poi plaudire alle politiche becere e inutili della destra, nelle quali i migranti non appaiono persone ma bestie e come pesce puzzolente meritevoli di morire in mare. Nessun riferimento si trova mai su come risolvere veramente il problema che muove dalle disuguaglianze economiche fra nord e sud del mondo, create da politiche internazionali mirate da due secoli alla sopraffazione e non alla cooperazione.
Nessuno si illude che la convivenza fra diverse culture sia semplice, soprattutto quando il confronto non è paritario, ma vede una componente prevalere sull'altra per posizione sociale ed economica migliore. A maggior ragione si avverte la necessità di politiche che affrontino seriamente la questione a cominciare dall'abbattimento delle differenze sociali e dall'integrazione, dalla creazione di un'economia più equa non basata sullo sfruttamento del lavoro e dei più deboli o su moderne forme di schiavitù.
Atti spettacolari come blitz estemporanei o regolamenti che escludano qualunque uomo da servizi necessari come la sanità e la scuola sono completamente inutili, oltre che forme palesi di discriminazione.
Riteniamo pertanto che si debba lavorare per una maggiore giustizia sociale, senza la quale è impossibile parlare di libertà.
Gli amministratori di Sinistra Ecologia Libertà