SIENA. Scrivo questa nota da appartenente al coordinamento comunale del PDL, da cittadino senese e da residente Santa Regina, quindi direttamente interessato.
L’oggetto è l’ultima invenzione della dirigenza di sinistra in materia di viabilità. Sappiamo tutti la storia della pista ciclabile, che nei meandri oscuri della mente di qualche amministratore della nostra città, ma anche della nostra provincia, doveva collegare Buonconvento con Poggibonsi.
In molti ci siamo chiesti a chi sarebbe servita, forse a qualche appartenente alla sinistra ecologica che tutte le mattine avrebbe inforcato la sua bicicletta e dalla sua residenza a Poggibonsi si sarebbe recato a lavorare a Buonconvento con il suo mezzo non inquinante, o forse a contentare qualche impresa di lavori stradali in carenza di occupazione. Fatto sta che, qualcuno dell’opposizione ha fatto notare l’assurdità dell’impresa e, soprattutto, il costo che questa avrebbe comportato e sembra che si sia soprasseduto al fantasioso progetto.
Intanto però i ns. amministratori hanno realizzato l’ennesima “cattedrale nel deserto”, 500 metri di pista ciclabile, asfaltata, con la sua bella protezione in legno nel lato a valle, per congiungere il vivaio dei Due Ponti alla fine di Viale Europa: in pratica 500 metri di circonvallazione per ciclisti ad un costo superiore ai 700.000 euro. Di questo passo la pista da Poggibonsi-Buonconvento costerebbe oltre 30 milioni euro, una cifra da capogiro e una vergogna in presenza dei problemi economici dei quali sta soffrendo il territorio.
Ma in questo fantasioso progetto deve aver messo bocca anche l’assessore che, a suo tempo ha acconsentito al restringimento di Via Caduti di Vicobello per far posto ai garage delle nuove abitazioni di Viale Sclavo; infatti, forse per non espropriare una striscia di terreno al vivaio o per quale altro oscuro motivo non so, è stato creato un restringimento alla sede stradale in un punto a dir poco nevralgico della viabilità diretta alla Siena-Bettolle. E’ stato infatti eretto un muretto come barriera protettiva per la pista ciclabile, sottraendo circa 100 centimetri di strada, dei quali ne hanno recuperati circa 40 restringendo l’aiuola spartitraffico; 50 metri prima di questo muretto sono posti i cassonetti della spazzatura, c’è una fermata dell’autobus e, sulla sinistra, oltre a un parcheggio longitudinale, c’è lo svincolo della rotatoria per gli autobus che devono entrare al deposito del Tra-In, come per coloro che devono prendere la strada di Pieve al Bozzone o che vogliono fermarsi al bar o altra bottega presente ai Due Ponti. E, teoricamente, dovrebbe rimanere la corsia di scorrimento in direzione Arezzo, che naturalmente non esiste più con ovvio congestionamento del traffico, già di per se difficoltoso e rischio di incidenti.
Una sola domanda: siete sicuri signori amministratori di sinistra che non ci fossero interventi più urgenti e necessari per spendere questi soldi, magari “aiutando” comunque qualche impresa di lavori stradali?
Chicco Ortalli
Coordinamento comunale PdL