Il movimento studentesco appoggia lo Stato Palestinese

SIENA. Il massacro a cui è sottoposta la popolazione di Gaza da giorni è la conseguenza più bestiale del perpetrarsi de sistema di relazioni capitaliste nel mondo, che la Palestina paga da oltre settant’anni.
La violenza israeliana non ha limiti, il suo governo non ha dignità!
Così come il 24 marzo 1944 le truppe naziste massacrarono 335 civili come rappresaglia per l’attentato partigiano che costò la vita a 33 tedeschi, oggi Israele, al pari della Germania nazista, punisce il rapimento e l’uccisione dei tre giovani ebrei (sulla cui dinamica sarebbe necessario fare chiarezza…) con il massacro di centinaia di donne, uomini, bambini e vecchi, più di 150 vittime ad oggi. Il genocidiario stato di Israele è la diretta emanazione degli interessi dei gruppi imperialisti americani, europei e sionisti e solo la lotta per il socialismo potrà dare libertà e pace al popolo palestinese ed annientare la violenza del capitalismo sionista. Alla crudeltà di Israele, ai suoi soprusi e al suo razzismo, alla cultura dell’odio radicata nella sua popolazione si porrà fine solo con il sovvertimento di un sistema in cui l’esistenza dello stato di Israele è funzionale all’interesse dei padroni. Solo la lotta per spezzare le catene dell’imperialismo mondiale libererà il popolo palestinese dal giogo dei criminali sionisti, solo l’impegno per la costruzione di un nuovo sistema di relazioni che abolisca lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo darà pace al popolo palestinese e gli consegnerà la sua terra!
L’unico stato che garantì la coesistenza e la pace tra religioni ed etnie diverse fu l’Unione sovietica a dispetto dell’intossicazione che ogni giorno giornali, media, scuole ed università propagano tra la popolazione, tra i giovani, con il fine di screditare quell’esperienza, per indurci a pensare che un altro mondo, al di fuori di quello capitalista, è impossibile. Ma non è così!Le condizioni economiche per costruire il socialismo, nel nostro paese e non solo, esistono da tempo, dobbiamo contribuire con le nostre forze, le nostre intelligenze alla rinascita del movimento comunista. L’unica guerra utile al popolo palestinese è quella condotta dalle masse popolari contro la borghesia, è l’unico contributo utile, è l’unica scelta dignitosa che possiamo fare in un’esistenza ipotecata dalla borghesia. Combattiamo per costruire il socialismo, contribuiamo, così, alla liberazione del popolo palestinese e alla costruzione dell’unico stato in cui musulmani ed ebrei possano vivere serenamente: lo Stato palestinese.
DAS_Dimensione Autonoma Studentesca