Ti invito a ridimensionare l'atteggiamento che stai tenendo, che non fa altro che esacerbare gli animi e dividere la città

Caro Franco, (ti chiamo per nome in perfetto stile PD) ti scrivo questa lettera aperta con la serenità di chi è consapevole di aver sempre agito con pieno senso di responsabilità; serenità che mi accompagna nonostante i tuoi continui tentativi di mistificazione della realtà a cui stai ricorrendo da tempo.
Non voglio elevarmi al livello di tanti personaggi importanti citati sulle vicende senesi. A dire la verità non ci tengo affatto. Ma leggere di continuo sulla stampa, che ti ospita decisamente spesso, le solite frasi fatte che raccontano una versione non vera sulle ragioni della tua caduta, mi reca un certo disturbo.
E’ per continuare a difendere la mia persona (che insieme ad altri sette ex consiglieri comunali si è guadagnata l’appellativo di “dissidente”, anche se alla luce delle evidenze sul bilancio del Comune questo appellativo lo annovero come medaglia al valore) che tu e chi ti sostiene continuate falsamente ad annoverare, fra i responsabili del disastro senese, che vorrei porgerti alcune domande a cui con onestà, vorrei tu rispondessi:
_vista la delibera del Commissario del Comune di Siena n.142 del 1/10/2012, dove si approva il rendiconto di gestione 2011 e viste anche le note della Fondazione MPS con le quali si comunica testualmente“…il definitivo venir meno della clausola di salvaguardia” che aveva impedito l’erogazione degli ormai famosi 6 milioni mancanti, puoi ancora affermare che lo stesso bilancio consuntivo 2011 portato in consiglio comunale, da te, ad aprile, era legittimo ed andava votato?
_Per quale motivo, durante il tuo incarico di Sindaco naturalmente informato sui fatti, non hai comunicato al Consiglio comunale delle richieste fatte dalla Banca d’Italia, nell’autunno 2011, riguardanti la necessità di avvicendare i massimi vertici della Banca MPS?
_Perché non hai informato il Consiglio comunale della lettera del Dicembre 2011, dove la Fondazione metteva in guardia sulla sua capacità di far fronte agli impegni presi per quanto riguardava l’erogazione di risorse al comune di Siena?
_Per quale ragione, pur essendo a conoscenza della suddetta lettera, hai insistito nel voler far approvare il bilancio di previsione 2012, contenente risorse della Fondazione per un importo di 17 milioni di euro circa, nonostante ci fosse un lasso di tempo utile per fare verifiche appropriate fino al 30 giugno 2012?
_Perchè il 3 aprile 2012 hai fatto approvare una mozione sulla Fondazione dove si parlava di “necessaria discontinuità” per quanto riguardava i ruoli di responsabilità della stessa, quando contemporaneamente votavi contro un ordine del giorno presentato da consiglieri della tua stessa maggioranza, in cui si chiedeva la discontinuità totale nella Deputazione Amministratrice della Fondazione, come, tra l’altro, era stato fatto nella Banca e della quale vantavi di esserne l’ispiratore?
_Perché i tuoi attacchi alla Fondazione MPS hanno sempre individuato come interlocutore il Presidente Mancini e non tutta la Deputazione MPS che ha votato sempre unanimemente le decisioni prese (comprese quelle lesive per la città)?
_Perché hai scelto di delegare tutto alla costituenda Fondazione per la gestione del Santa Maria della Scala, compresi i contratti e i bandi di gara, come da te affermato nel consiglio comunale del 20/03/2012 quando fu approvato lo Statuto della Fondazione SMS, pur sapendo dall’estate 2011 i problemi legati al personale e alla necessità di fare le gare di appalto immediatamente per non mettere a rischio i posti di lavoro?
_Considerate le domande precedenti, potresti chiarire una volta per tutte, per quali ragioni ti sei dimesso?
Mi preme ricordarti che da 8 mesi stai scaricando le responsabilità di quanto successo a Siena su altri, infangando anche la dignità di 8 persone, tirate in ballo su tutto. Persone la cui unica colpa è stata la fermezza nello svolgere il ruolo di consiglieri comunali nel pieno rispetto delle responsabilità che la legge assegna loro. Una fermezza che viste le reazioni potrebbe addirittura assomigliare al coraggio. Ti ricordo anche che queste 8 persone hanno un lavoro e una famiglia e non sono politici di professione come lo sei tu. Avrebbero quindi il pieno diritto di verificare, dal punto di vista legale, se ci possano essere le condizioni per azioni di tutela per danno della propria immagine. Se ad oggi non l’hanno fatto è per la forza delle argomentazioni che permettono loro di andare a testa alta senza dover ricorrere a gesti eclatanti. Una condotta che risulta quanto mai diversa dalla tua fatta di facili minacce di azioni legali, come ho visto dalla stampa recentemente (forse proprio per la debolezza delle tue argomentazioni).
Ti invito a ridimensionare l’atteggiamento che stai tenendo, che non fa altro che esacerbare gli animi e dividere la città.
Siena è ferita. La sua immagine è oggi fortemente danneggiata e, in questo momento, ha bisogno di riconciliarsi con se stessa. I riflettori dell’attenzione nazionale rischiano di spezzare la dignità di una comunità che, al contrario, vuole rimboccarsi le maniche.
Non ostacolare questo sentimento di riscatto continuando a seminare bugie e falsità.
Alessandro Piccini