SAN GIMIGNANO. Venerdì (12 dicembre) i Sigg. Massimo Fignani e Gianni Giudici, genitori di due alunni dell’Istituto in oggetto, classe 2^, hanno inviato a vari indirizzi una lettera in cui si accusa il sottoscritto, dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore Bettino Ricasoli di Siena, di disinteressarsi e abbandonare a se stesso l’Enogastronomico di San Gimignano, compreso nell’Istituzione Ricasoli dal 1° settembre 2013.
Si tratta di accuse infondate e volgari, perché il mio ufficio è in grado di dimostrare a chiunque e in qualunque momento, atti e dati alla mano, che per l’Enogastronomico ha fatto il meglio possibile a
partire proprio dall’anno scolastico 2013/14, sia dal punto di vista finanziario che da quello gestionale, compresi i rapporti intrecciati con i diversi interlocutori sul territorio, i processi avviati e le continue pressanti richieste avanzate agli enti locali e organi competenti.
La macchina del caffè, per esempio, che è effettivamente una delle urgenze più forti, non si è potuta comprare lo scorso anno semplicemente perché i fondi a disposizione sono serviti tutti per altre spese assolutamente obbligatorie, come le derrate alimentari per le esercitazioni di cucina, né è stato possibile, ad oggi, adottare una soluzione di comodato d’uso perché le ditte la escludono se non si raggiunge un determinato livello di consumo di caffè. Comunque, la macchina sarà sicuramente acquistata nel 2015, essendo più favorevoli oggi le condizioni del nostro bilancio, che però per l’avvio dell’anno scolastico 2013/14 – il primo della gestione Ricasoli, dopo due anni di dipendenza dal Cennini di Colle Val d’Elsa – non incassò nulla del contributo volontario dei genitori; per avere un’idea dell’incidenza di tale contributo, basti pensare che l’alberghiero di Montecatini lo fissa a 150 euro procapite, quello di Verona a 250, in aggiunta all’acquisto delle divise.
Per il resto, tutti sanno che le scuole – in Italia in generale – sono praticamente in stato di povertà e che l’Enogastronomico di San Gimignano non ha i laboratori perché non ce li ha mai avuti, quindi tante attrezzature non le possiamo comprare per mancanza di risorse e altre perché nemmenopotremmo lasciarle in una cucina che non è la nostra o in locali che non sono i nostri, già occupati dalla cucina comunale o dalla scuola media nel plesso di Via Delfo Giachi. L’unica strada da percorrere è dunque quella di acquisti graduali, anno dopo anno, come del resto hanno fatto tutti,
non credo esistano Istituti alberghieri in Italia che erano già al completo di tutte le dotazioni a distanza di soli tre anni dalla fondazione della scuola.
Non so cosa sia stato detto o promesso ai Sigg. Fignani e Giudici per invogliarli a iscriversi nel febbraio 2013, quell’anno io avevo solo l’Istituto agrario e non ho partecipato in alcun modo a quelle iscrizioni e a quegli open day a San Gimignano. Di certo so cosa ho detto per le iscrizioni al 2014/15 (in netto aumento) e cosa sto dicendo ora per le iscrizioni al 2015/16, non promettendo niente di cui non sono sicuro e descrivendo la situazione per quella che è (per esempio che per le esercitazioni di cucina possiamo andare solo al ristorante del campeggio da novembre ad aprile e nella cucina comunale ogni sabato). Quel che stupisce è che gli autori dell’esposto si chiedano retoricamente perché l’Enogastronomico è stato accorpato con l’Agrario di Siena: ebbene, da anni Ministero e Regioni incoraggiano l’unione tra Istituti agrari e alberghieri – quando le scuole sono di modeste dimensioni – perché strategica per il Paese, e per una provincia come la nostra a maggior ragione. Mi sembra del resto assolutamente scontato e comprensibile, tranne per chi non vuol capire, che se c’è una ragione per la quale l’Enogastronomico deve essere unito proprio all’Agrario di Siena, peraltro Scuola Enologica, si tratta proprio di una ragione tecnica.
Ma quel che più ancora stupisce è che nella loro nota i Sigg. Fignani e Giudici non abbiamo fatto il minimo accenno ad una fondamentale circostanza, della quale erano stati edotti in precedenza dalla Vicaria prof.ssa Mazzetti: è in corso di ultimazione la nuova sede dell’Enogastronomico in Colle Val d’Elsa, nell’edificio scolastico in costruzione accanto al Liceo Volta. Mercoledì 10 dicembre, accompagnato dal nostro RSPP Ing. Mari e dai proff. Mazzetti e Federico, ho incontrato l’Ing. Frangipane della Provincia di Siena, assistita a sua volta da altri due ingegneri della stessa Amministrazione. Abbiamo così approfondito vari temi relativi all’organizzazione degli spazi, pervenendo ad una soluzione accettabile. Sin troppo evidente è che gran parte delle problematiche attuali, a cominciare dalla presenza di tutti i laboratori, cucina compresa, potranno essere risolte con la nuova sede. I funzionari della Provincia hanno detto che non sono in grado di prevedere con precisione la data del trasloco, che tuttavia dovrebbe avere luogo al più tardi nel 2° quadrimestre del prossimo anno scolastico. Io ho risposto che la Provincia dovrà fare tutto il possibile per garantire il trasloco prima dell’avvio delle lezioni a settembre 2015.
C’è veramente da chiedersi la ragione per la quale i Sigg. Fignani e Giudici, così retoricamente solleciti delle sorti dell’Enogastronomico e così pronti a dubitare sprezzantemente della professionalità e dell’impegno altrui, abbiano sottaciuto tale importante novità di avere una nuova scuola, certamente più funzionale, già nel prossimo anno scolastico. In ogni caso, ho già trasmesso la loro lettera al mio legale di fiducia per ogni ulteriore eventuale intervento a difesa non solo e non tanto mia, ma del ruolo che rivesto e della comunità scolastica che rappresento.
Tiziano Neri – Dirigente IIS Ricasoli di Siena