sindacati chiedono ai Comuni l'apertura immediata di tavoli con le parti sociali perchè "ora è il momento di regolamentare le locazioni turistiche"
SIENA. “Le politiche abitative contribuiscono a determinare la qualità della vita e rappresentano un fattore di attrattività. Per le famiglie, per le attività commerciali, per gli studenti universitari e per il personale sanitario che vive sempre più il nostro territorio come un punto di passaggio. Questo è ancor più vero in una provincia che ha il triste primato dell’inflazione più alta d’Italia, complice anche l’elevato costo dell’abitare cresciuto esponenzialmente nel giro di pochi anni per effetto dell’esplosione degli affitti turistici.
Negli ultimi anni la proliferazione degli affitti brevi ha trasformato il nostro tessuto urbano, determinando una diminuzione delle disponibilità abitative per la cittadinanza – lavoratori, pensionati e studenti – di accedere ad un’abitazione dignitosa e sostenibile e portando ad un incremento dei prezzi degli affitti che ha anche un impatto negativo sulle attività commerciali e sulla qualità della vita dei cittadini.
Un processo che genera l’effetto perverso di drenare risorse all’industria del turismo per redistribuirle verso la rendita immobiliare, con il rischio di dare un contraccolpo importante ad un settore che occupa oltre 17.000 persone nella nostra provincia in un quadro di già profonda emergenza occupazionale data dalle numerose situazioni di crisi.
Un quadro preoccupante se guardiamo alla capacità di presa in carico dell’Edilizia Residenziale Pubblica con un numero di alloggi di 2.577 su 8.396 nuclei familiari potenzialmente beneficiari che hanno un tempo medio di assegnazione di 12 anni. E quindi le famiglie scelgono di allontanarsi dai centri storici, rendendoli musei a cielo aperto invece che città. Basta guardare la città di Siena in cui le vie del centro sono un susseguirsi di fondi sfitti. Fenomeno che pesa anche sugli Atenei quando gli studenti scelgono città più vivibili e con maggiore offerta culturale, ed infrastrutture più adeguate.
E’ da tempo che CGIL, FILCAMS CGIL e SUNIA di Siena chiedono, come previsto dal Testo Unico del Turismo, l’apertura di tavoli con le parti sociali da parte dei Comuni, a partire da quello di Siena, per dotarsi di un regolamenti volti a disciplinare e limitare il fenomeno delle locazioni turistiche per sostenere una ridistribuzione degli alloggi turistici in proporzione al numero di residenti e servizi, contrastando lo spopolamento dei centri storici e favorendo la calmierazione degli affitti al fine di garantire il diritto ad un abitare sostenibile, rilanciare le attività commerciali, non affossare l’industria del turismo innalzando la qualità dell’ospitalità e l’occupazione in questo settore.
Bene quindi il respingimento da parte della Consulta del ricorso del Governo. Ora è il tempo dei Comuni, a partire dal Comune di Siena. Il tempo in cui non ci sono più alibi per dare risposte ai cittadini e ai lavoratori del territorio.
CGIL, FILCAMS CGIL e SUNIA Siena
