Partenza settimanale con l’ennesimo massimo storico per l’indice delle cinquecento società primarie. In rialzo dello 0,4% anche il Dow Jones il quale si ferma poco al disotto dei 35.000 punti.
In attesa della partenza della nuova stagione di trimestrali societarie, il Nasdaq avanza invece dello 0,2% stabilendo anch’esso il nuovo primato, ma solo intraday in virtù di una chiusura sottotono.
Deboli infatti la gran parte dei titoli tecnologici con l’eccezione di Tesla (+4,5%) e Nvidia (+2,5%).
Chiude invece poco mosso (+0,1%) anche il Russell 2000.
VIX invariato a quota 16,25 punti dopo un’apertura inziale che ha raggiunto i 17,5.
Sul fronte obbligazionario prosegue il rimbalzo dei rendimenti con il Tbond che guadagna altri tre punti base e sale al 1,37%.
Tra le materie prime, il petrolio tenta di nuovo una mini correzione ad inizio seduta scendendo fino a $73 dollari al barile (-1,5%), ma chiude in calo di solo mezzo punto percentuale al di sopra dei $74.
Prosegue inarrestabile la pesante correzione del legno (-4%), la cui discesa dai massimi (-65%) ha ormai cancellato tutto il guadagno del 2021.
Si risvegliano le materie prime agricole dopo una settimana di forti ribassi. Nel dettaglio, il frumento avanza del quattro per cento mentre mais, soia e caffè limitano il progresso a quasi due punti percentuali.
Metalli preziosi in debole progresso con l’oro che supera faticosamente la quota psicologica dei 1,800 dollari l’oncia e l’argento quella dei $26, apprezzandosi entrambi di quasi un punto percentuale.
Dollaro poco mosso a 1,187 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight







