Massimo Mondazzi, direttore generale della divisione Energy Evolution di Eni, ha esposto quelli che sono i principali obiettivi della società in termine di impatto ambientale.
In un’intervista alla stampa, il manager ha spiegato che il gruppo intende ridurre dell’80% le emissioni di C02 entro il 2050 arrivando a una produzione di 55 gigawatt di energia rinnovabile, passando a 15 gigawatt entro il 2030.
La società, per raggiungere questo target, intende espandersi ulteriormente nel settore dell’eolico sia a terra, sia offshore sia su quello galleggiante a mare, dove può sfruttare maggiormente le proprie competenze.
Eni si è prefissata l’impegno di azzerare la produzione di benzina e gasolio entro il 2050, con un graduale riduzione della produzione e riconversione dei siti industriali.
In tale ambito, la società intende presentarsi come operatore principale per la fornitura di energia per i trasporti sia elettrici, con le colonnine nelle case, nei parcheggi e nelle aree di sosta sia tramite carburanti “sostenibili”, come i biocarburanti di cui intende arrivare a produrre 5 milioni di barili al giorno per il 2050.
Diverso sarà invece l’approccio per il gas come fonte di energia elettrica che sarà invece decarbonizzato e ricoprirà un ruolo importante nel portafoglio di investimenti, a cui si aggiunge la produzione di energia tramite l’idrogeno blu.
Fonte MarketInsight