Il sindaco lavora per la soluzione del problema-dimissioni di 2 consiglieri dal cda Mps
SIENA. (a.m.) “Saranno gli azionisti a decidere nel prossimo aprile riguardo all’eventuale permanenza di Alessandro Profumo alla guida di banca Mps sulla base delle capacità degli attuali vertici di dare redditività al capitale”. Lo ha detto ieri sera (7 settembre) il sindaco Bruno Valentini, a margine della festa dell’Unita’. “In questo momento può decidere solo lui, sarebbe folle mandare a casa coloro che hanno trasformato in valore economico la credibilità della banca”. Le ultime trimestrali di Banca Mps “non sono state brillanti ma quello che c’era dentro la Banca era imprevedibilmente falso, con responsabilità anche degli azionisti privati a cui sono stati distribuiti dividendi mai prodotti. La Banca è stata impoverita per ragioni politiche ma anche per bieche ragioni di redditività del capitale da azionisti che se ne sono andati via. La mancanza di controllo ha avuto una responsabilità pari a quella di chi era consapevole della falsificazione dei bilanci”.
Gli attuali vertici – secondo Valentini – devono e possono intervenire su un rapporto diverso con i dipendenti: ”La rete delle filiali dev’essere protagonista del rilancio e bisogna che il vertice della Banca sia alla testa di questo rilancio e i dipendenti pienamente rappresentati da chi crede in loro”. Va quindi rilanciata la concertazione azienda/sindacati e la banca deve fare un viaggio dentro le filiali per riprendere un legame virtuoso nell’azienda. E’ finito il tempo delle contrapposizioni, la città è con loro, non devono riconquistare la città ma l’azienda. Abbiamo davanti un nuovo 1472 in cui la città è da rifondare”.
”Anch’io sto lavorando e mi impegno per trovare una soluzione (al problema delle dimissioni di due dei 4 consiglieri nominati dalla Fondazione Mps nel Cda di Banca Monte dei Paschi che dovrebbero lasciare per far posto ai rappresentanti dei soci Btg Pactual e Fintech – ndrEd ha puntualizzato che una soluzione ”va trovata anche perché è giusto che chi investe nel nostro Paese, come hanno fatto Btg Pactual e Fintech, possa partecipare al rilancio operativo della banca. E’ un loro diritto”.
Gli attuali vertici – secondo Valentini – devono e possono intervenire su un rapporto diverso con i dipendenti: ”La rete delle filiali dev’essere protagonista del rilancio e bisogna che il vertice della Banca sia alla testa di questo rilancio e i dipendenti pienamente rappresentati da chi crede in loro”. Va quindi rilanciata la concertazione azienda/sindacati e la banca deve fare un viaggio dentro le filiali per riprendere un legame virtuoso nell’azienda. E’ finito il tempo delle contrapposizioni, la città è con loro, non devono riconquistare la città ma l’azienda. Abbiamo davanti un nuovo 1472 in cui la città è da rifondare”.
”Anch’io sto lavorando e mi impegno per trovare una soluzione (al problema delle dimissioni di due dei 4 consiglieri nominati dalla Fondazione Mps nel Cda di Banca Monte dei Paschi che dovrebbero lasciare per far posto ai rappresentanti dei soci Btg Pactual e Fintech – ndrEd ha puntualizzato che una soluzione ”va trovata anche perché è giusto che chi investe nel nostro Paese, come hanno fatto Btg Pactual e Fintech, possa partecipare al rilancio operativo della banca. E’ un loro diritto”.