Alla Festa dell'Unità il presidente di Mps parla di Fondazione e banca
SIENA. (a. m.) “La difesa ottusa del 51% da parte della Fondazione Mps ha portato a questa situazione”: lo ha detto il presidente di Banca Mps Alessandro Profumo, nel corso del suo intervento ieri sera (7 settembre) alla festa dell’Unità di Siena, ricordando la vicenda che ha portato alla crisi senese della Fondazione (oggi al 2,5% delle azioni di Mps) e della Banca. “Non saremmo in questa situazione, se qui non si fosse fatto l’errore di tenere il 51%, nell’acquisto di Banca Antonveneta, l’operazione sarebbe stata fatta per carta e non per cassa”.
”Si dice – ha affermato Profumo – che Mps deve lavorare sui ricavi, è vero. Ma con i tassi a zero, come si sa, si guadagna poco e per quanto riguarda il margine da servizi prima era praticamente impossibile in Mps, con il contratto integrativo che abbiamo disdettato, tenere sotto controllo la vendita dei servizi. Ci stiamo lavorando ma non è come accendere un interruttore, ci sono cose che richiedono tempo”.
A proposito della situazione italiana, il presidente di Mps ha sottolineato: “Dobbiamo sapere che nel momento in cui tagliamo gli sprechi e la spesa pubblica improduttiva, cosa che dobbiamo fare, questo comporta un segno meno sul Pil. Poi sprecando meno avremo più risorse da investire, ma un segno positivo sul Pil si vedrà tra un po’ di tempo”. “Per prima cosa serve una operazione verità – un po’ come quella che abbiamo fatto al Monte dei Paschi – diciamoci che l’operazione non sarà indolore”.
Per Profumo, inoltre, ”la Bce e Draghi hanno fatto cose importantissime ma per definizione questi interventi sono limitati nel tempo e quindi non saranno risolutivi” e comunque non si può continuare ad aspettarsi che ”le soluzioni ai problemi arrivino da altri”. Il premier Renzi “ha la volontà di affrontare i problemi, alcune cose sono state fatte, alcuni cambiamenti si stanno avviando, ma dobbiamo sapere che non sono lavori di breve termine”.
“Non sono io che decido. Parlate con la Fondazione”. Così ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se ci fosse qualche novità riguardo ai due consiglieri dei quattro in quota della Fondazione nel cda della banca, che dovrebbero uscire per far posto ai due rappcome deciso dal patto di sindacato con la Fondazione senese resentanti dei fondi Btg Factual e Fintech. Pare però che il presidente abbia incontrato Turchi nel corso della giornata di ieri.
”Si dice – ha affermato Profumo – che Mps deve lavorare sui ricavi, è vero. Ma con i tassi a zero, come si sa, si guadagna poco e per quanto riguarda il margine da servizi prima era praticamente impossibile in Mps, con il contratto integrativo che abbiamo disdettato, tenere sotto controllo la vendita dei servizi. Ci stiamo lavorando ma non è come accendere un interruttore, ci sono cose che richiedono tempo”.
A proposito della situazione italiana, il presidente di Mps ha sottolineato: “Dobbiamo sapere che nel momento in cui tagliamo gli sprechi e la spesa pubblica improduttiva, cosa che dobbiamo fare, questo comporta un segno meno sul Pil. Poi sprecando meno avremo più risorse da investire, ma un segno positivo sul Pil si vedrà tra un po’ di tempo”. “Per prima cosa serve una operazione verità – un po’ come quella che abbiamo fatto al Monte dei Paschi – diciamoci che l’operazione non sarà indolore”.
Per Profumo, inoltre, ”la Bce e Draghi hanno fatto cose importantissime ma per definizione questi interventi sono limitati nel tempo e quindi non saranno risolutivi” e comunque non si può continuare ad aspettarsi che ”le soluzioni ai problemi arrivino da altri”. Il premier Renzi “ha la volontà di affrontare i problemi, alcune cose sono state fatte, alcuni cambiamenti si stanno avviando, ma dobbiamo sapere che non sono lavori di breve termine”.
“Non sono io che decido. Parlate con la Fondazione”. Così ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se ci fosse qualche novità riguardo ai due consiglieri dei quattro in quota della Fondazione nel cda della banca, che dovrebbero uscire per far posto ai due rappcome deciso dal patto di sindacato con la Fondazione senese resentanti dei fondi Btg Factual e Fintech. Pare però che il presidente abbia incontrato Turchi nel corso della giornata di ieri.