In attesa dei tempi tecnici per assegnare la gestione dei servizi?

E’ lecito domandarsi perché siamo voluti arrivare a questo punto, costringendo i lavoratori della cooperativa Zelig in forze al Santa Maria ad essere obbligati ad intravedere, nel migliore dei casi, lo spettro della cassa integrazione? Stiamo parlando anche di persone che lavorano in questa struttura da quando il museo è stato aperto, dal 1995, con mutui e famiglie sulle spalle: una vera e propria vergogna.
Come mai, allora, l’attuale comune cittadino Franco Ceccuzzi, che aveva a suo tempo proposto di chiudere per un mese all’anno e per un giorno alla settimana il Santa Maria, ha permesso, assieme a tutta la sua maggioranza targata PD, che si arrivasse a questo punto? La cooperativa Zelig era da anni che otteneva continue proroghe ed un buon amministratore pubblico avrebbe dovuto sapere per tempo che queste proroghe non potevano più essere concesse e che c’erano diverse persone che potevano rischiare il proprio posto di lavoro. Allora, perché non ha indetto la gara durante l’anno che è stato Primo cittadino della nostra Città? La prossima volta farà bene a starsene fermo da comune cittadino ed a non ricevere nessuno alla sede del Partito all’Odeon…
All’area dibattiti in Fortezza, durante la festa dell’Unità, di cosa parleranno allora gli esponenti del PD quando dovranno trattare il tema riguardante Siena quale Capitale della Cultura 2019, già programmato per il 17 agosto e spostato al 25? Parleranno di quello che hanno fatto in tutti questi anni di loro cattiva amministrazione, prima con il progetto delle Papesse, poi con quello che è avvenuto all’ultimo baluardo della cultura senese, il Santa Maria della Scala, mai sfruttato per le sue grandi possibilità ed ora costretto alla chiusura a causa dell’incapacità politica ed amministrativa dell’ex Sindaco Ceccuzzi e del PD?
Francesco Giusti – Segretario comunale Lega Nord Siena