Liste Civiche e Terzo Polo verso l'accordo, PdL e Lega trattano
di Raffaella Zelia Ruscitto
SIENA. Bando alle ciance: qui, o si fa l’opposizione o si muore (politicamente parlando). E tanto peggio per la competizione politica ed anche per la gara a chi ha idee migliori per amministrare la città, per tirarla fuori da questa crisi – economica, morale e d’immagine – che imperversa ormai da tempo.
Seguendo le vicende politiche degli ultimi giorni – tra quello che dice la gente e quello che si legge sui blog cittadini sempre più attivi e per questo interessanti fucine di nuove idee e di informazioni sui rumors senesi, senza dimenticare gli interventi dei gruppi politici e delle associazioni sui media – pare che la situazione cominci a maturare.
Se Franco Ceccuzzi resta ben saldo nel suo ruolo di candidato a sindaco del centro sinistra, con tanto di “Faccia a Faccia” programmati in tutta la città, l’Italia dei Valori resta recalcitrante e pare non voler andare avanti nel percorso programmatico senza garanzie di “cambio di rotta”. Garanzie che, francamente, restano difficili da sperare, vista l’abitudine del Pd locale a non dividere con nessuno – salvo favori da ricambiare – la gestione del potere.
Proprio questa posizione critica e per nulla accomodante dei dipietristi ha aperto un varco di speranza nei “centrosinistristi” che hanno cominciato a credere di vedere “luce in fondo al tunnel”. E a “tirare per la giacchetta” un gruppo che, con il Pd a livello nazionale, non sarebbe così malvisto dai sempre presenti dissidenti “sotto traccia” interni ai democratici senesi. E neppure agli elettori di sinistra nel segreto delle urne.
La luce in fondo al tunnel dell’IdV non resta, al momento, l’unica. E si potrebbe anche avere presto i candidati a sindaco, Ceccuzzi a parte.
I movimenti degli ultimi giorni tra Liste Civiche, Udc, Fli, Api – il famoso Terzo Polo tutto nostrano – pare siano giunti da qualche parte, con buona pace di chi sperava in un rimescolio di carte a danno dei piccoli e belligeranti partiti di opposizione.
Pare che un accordo sia stato raggiunto per poter presentare una compagine unita per le prossime elezioni. Il candidato, dicono i ben informati, sarà lontano da rapporti con la politica tradizionale. Uno credibile perchè non appartenente alla Casta. E pare che il nome che circoli con maggiore insistenza sia quello del papà del calciatore Corradi, Gabriele.
Una ipotesi, al momento. Nulla di più. Ma è già un primo segnale di “buona volontà” da parte delle liste civiche, il cui silenzio preelettorale aveva lasciato attoniti molti elettori. E non solo.
Sotto il nome presentato dalle liste civiche e terzo Polo potrebbero riunirsi anche le varie associazioni (come Pietraserena, Prospettive, Movimento Difesa Senesità Istituzioni Cittadine e Movimento Neo-Alluministi) creando così un’ampia alternativa al bipolarismo Pd-PdL.
Proprio queste associazioni appena citate, compreso il Circolo Amici dell’Udc, hanno deciso di “cominciare a farsi le ossa” nell’agone politico organizzando per il 29 gennaio nella sala delle Lupe alle ore 10,30 un primo incontro che ha per titolo “Siena una città in crisi? Dibattito pubblico sul ruolo della società civile”. Ad introdurre il dibattito sarà Mario Ascheri, consigliere di Libera Siena e da poco fuoriuscito dalle liste civiche per ragioni di sopraggiunta incomprensione. Il legame, a questo punto, si potrebbe anche ricucire seguendo strade che potrebbero portare a quella ventata di aria nuova e di riflessione che era necessaria all’interno dei gruppi che avevano tentato l’avventura elettorale nel 2006, riportando un discreto successo. Risolto il “caso Piccini” che pare aver trovato la giusta via verso Roma, gli animi possono rasserenarsi e trovare l’accordo. Pur dovendo, comunque, fare i conti, con la sua presenza di peso.
Ma andiamo alla vera novità. Quella che lascia perplessi ma che si sente riperete da più parti.
La candidatura che davamo per certa, quella di Loretana Battistini per la Lega Nord, improvvisamente vacilla. “Ad oggi Battistini è colei che ha più possibilità di essere il candidato del centrodestra senese” dice Claudio Morganti, coordinatore regionale del Carroccio.
Ma che vuol dire, “ad oggi”? E’ pur vero che avevamo notato quel restare “sotto traccia” della Loretana. Decisamente troppo per essere la principale rivale del quasi sindaco Ceccuzzi… Ma questa notizia spiazza. Che ci siano tentativi di convergenza tra PdL e Lega? E su quale nome?
Che si tentino manovre di avvicinamento al redivivo terzo polo per dare vita ad un’unica compagine, tanto poco amalgamabile?
Una cosa pare certa: il PdL non accetterà mai (causa il veto categorico di Verdini) la candidatura di Loretana Battistini. E del resto, pare che la signora sia invisa anche al Marignani che la vede come rivale nell’immagine del centrodestra senese. Da qui l’altra “battuta” di Morganti in merito alla possibilità (sebbene ritenuta remota) di tirare fuori un nome di grande spicco proposto dal PdL, che potrebbe far fare un passo indietro alla bionda leghista.
Un gioco che, francamente, non si capisce quanto possa far bene al Carroccio che, nei mesi scorsi aveva operato una politica di netto distacco dal PdL accusato di malcelata connivenza con il partito di maggioranza. E visti gli ultimi eventi di cronaca collegati a Mps, Andrea Pisaneschi e Dennis Verdini, la cosa non è neppure tanto fuori dal mondo. Almeno nelle questioni economiche. Che uno dei vertici della Lega senese abbia avuto la promessa di un incentivo alla carriera in cambio di questo “favore senese”?
Un segnale di stima, però, rivolto alla Loretana, può essere svelato. Pare proprio che anche le liste civiche avessero accarezzato l’idea di averla come candidata. Se la Lega ci ripensa, la candidatura potrebbe anche restare valida, anche se per un’altra compagine…
