MILANO. L’ad di Mediobanca, Alberto Nagel ha confermato l’intenzione di prendere parte al salvataggio del Monte dei Paschi: “Abbiamo dato una disponibilità e un impegno a partecipare alla ricapitalizzazione di Mps. E’ un’operazione molto importante per il sistema bancario italiano”, ha detto a margine della presentazione dei conti di Mediobanca. Per Nagel si tratta di un’operazione sia “molto coraggiosa, è la prima volta che si affronta il tema degli Npl (i crediti deteriorati, ndr). Spiegata bene al mercato è una operazione che credo possa essere di successo”. Per questo la sua banca è pronta “a valutare una partecipazione” in Atlante 2, anche se per il momento l’importo non è stato quantificato. L’accordo, conferma l’ad di Mediobanca “è un pre-underwriting non un underwriting, per definizione non è un impegno”. Nagel ha poi spiegato che la parte in carico a Mediobanca è inferiore a 700-800 milioni di euro, cifra ipotizzata da un analista.
“La storia di Mps, se spiegata bene bene con il piano, ha tutte le possibilità per essere una storia interessante. Le premesse sono positive”. Nagel ritiene che “pur in mercati altamente instabili ci sono opportunità. Nonostante la volatilità dei mercati, legata a eventi non previsti come la Brexit, abbiamo osservato che l’equity rimane un asset class su cui gli investitori vanno a posizionarsi. E la banche italiane hanno multipli bassi”.
In mattinata Mediobanca ha presentato i conti dell’esercizio 2015-2016, chiuso con un utile di 604,5 milioni in aumento rispetto allo scorso anno (589,8 milioni), ed ha annunciato un dividendo di 0,27 euro (+8% da 0,25 euro del passato esercizio). I ricavi si stabilizzano sui massimi storici, a 2.046,6 milioni (da 2.045,4). In ripresa il contributo di Assicurazioni Generali (+14% a 255 milioni).