E corrono voci che Marzucchi punti a Roma...
di Augusto Mattioli
SIENA. Franco Ceccuzzi per il Pd. Un rappresentante di Sel. Uno dei socialisti riformisti. Saranno almeno in tre a partecipare alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato-sindaco per le prossime amministrative di Siena, che dovrebbero tenersi assieme alle politiche. Ma è non da escludere nel Pd emerga un’ulteriore candidatura, magari espressione dell’area renziana che nel senese ha ottenuto un successo consistente. Non ci sarà invece Siena Futura dell’ex-vicesindaco Mauro Marzucchi, ritenendo i tempi troppo stretti per organizzare al meglio la consultazione. Ma bisognerà vedere se Siena Futura accetterà la proposta di un candidato comune con i socialisti. C’è anche chi sostiene che Marzucchi punti ad una candidatura al parlamento nelle liste di Italia Futura di Montezemolo, per cui sarebbe abbastanza incongruente partecipare alle primarie del centro-sinistra a Siena e correre per Roma con una lista più spostata verso il centro.
Pd, Sel, Socialisti riformisti nella conferenza stampa di questo pomeriggio hanno fatto sapere che, dopo essersi accordati sul regolamento, le primarie si terranno il 13 gennaio, mentre l’eventuale ballottaggio è previsto per la settimana successiva. Nel regolamento sono indicati i casi nei quali non è possibile la partecipazione al voto (non mancano gli echi delle vicende che hanno portato alla crisi della giunta Ceccuzzi). In particolare non possono votare “coloro che hanno sostenuto pubblicamente, in modo documentabile, oggettivo e inequivocabile (a titolo personale o in forma associata) l’iniziativa e l’azione politica degli otto consiglieri comunali della maggioranza uscente che si sono resi responsabili della crisi del Comune di Siena”. Esclusi anche i sospesi o gli espulsi da uno dei partiti della coalizione, i membri di assemblee elettive di gruppi rappresentativi di forze diverse da quelle della coalizione, chi ha fatto parte di gruppi consiliari che hanno causato la crisi al Comune di Siena infine, coloro che, nelle competizioni elettorali degli ultimi sei anni, hanno sottoscritto o sono stati candidati o rappresentanti di liste diverse dalle forze di coalizione.
“Si tratta di regole – ha detto Giulio Carli, segretario senese del Pd – come quelle del 2011 adeguate alla situazione politica attuale che tengono conto anche del risultato delle primarie nazionali”. E sull’eventualità di un’altra candidatura interna al Pd, oltre a quella di Ceccuzzi si è augurato “ che emergano, se ci sono, idee, progetti anche alternativi per far uscire la città dalla sua difficile situazione”,
SIENA. Franco Ceccuzzi per il Pd. Un rappresentante di Sel. Uno dei socialisti riformisti. Saranno almeno in tre a partecipare alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato-sindaco per le prossime amministrative di Siena, che dovrebbero tenersi assieme alle politiche. Ma è non da escludere nel Pd emerga un’ulteriore candidatura, magari espressione dell’area renziana che nel senese ha ottenuto un successo consistente. Non ci sarà invece Siena Futura dell’ex-vicesindaco Mauro Marzucchi, ritenendo i tempi troppo stretti per organizzare al meglio la consultazione. Ma bisognerà vedere se Siena Futura accetterà la proposta di un candidato comune con i socialisti. C’è anche chi sostiene che Marzucchi punti ad una candidatura al parlamento nelle liste di Italia Futura di Montezemolo, per cui sarebbe abbastanza incongruente partecipare alle primarie del centro-sinistra a Siena e correre per Roma con una lista più spostata verso il centro.
Pd, Sel, Socialisti riformisti nella conferenza stampa di questo pomeriggio hanno fatto sapere che, dopo essersi accordati sul regolamento, le primarie si terranno il 13 gennaio, mentre l’eventuale ballottaggio è previsto per la settimana successiva. Nel regolamento sono indicati i casi nei quali non è possibile la partecipazione al voto (non mancano gli echi delle vicende che hanno portato alla crisi della giunta Ceccuzzi). In particolare non possono votare “coloro che hanno sostenuto pubblicamente, in modo documentabile, oggettivo e inequivocabile (a titolo personale o in forma associata) l’iniziativa e l’azione politica degli otto consiglieri comunali della maggioranza uscente che si sono resi responsabili della crisi del Comune di Siena”. Esclusi anche i sospesi o gli espulsi da uno dei partiti della coalizione, i membri di assemblee elettive di gruppi rappresentativi di forze diverse da quelle della coalizione, chi ha fatto parte di gruppi consiliari che hanno causato la crisi al Comune di Siena infine, coloro che, nelle competizioni elettorali degli ultimi sei anni, hanno sottoscritto o sono stati candidati o rappresentanti di liste diverse dalle forze di coalizione.
“Si tratta di regole – ha detto Giulio Carli, segretario senese del Pd – come quelle del 2011 adeguate alla situazione politica attuale che tengono conto anche del risultato delle primarie nazionali”. E sull’eventualità di un’altra candidatura interna al Pd, oltre a quella di Ceccuzzi si è augurato “ che emergano, se ci sono, idee, progetti anche alternativi per far uscire la città dalla sua difficile situazione”,