Fiato sospeso in attesa della semestrale e del calo dello spread
di Red – foto di Corrado De Serio
SIENA. Una borsa piatta, con pochi scambi e poco movimento in questi giorni che precedono il Ferragosto. Ma le notizie in prospettiva non sono granchè. La siccità sta mettendo in ginocchio i raccolti negli Stati Uniti, e il prezzo dei cereali pare destinato a salire. La Cina – se non mette in atto misure per sostenere la domanda interna – rischia di veder scomparire il tasso di crescita indispensabile a sostenere la migrazione dalle zone rurali a quelle industrializzate. La Germania vede andare in negativo l’andamento delle esportazioni, specialmente nei paesi Ue. Il governo italiano accusa, secondo l’analisi di Banca d’Italia, l’inutilità delle sue misure economiche, visto che il debito pubblico sale al nuovo record di 1972,6 miliardi di euro: tanto da far pensare a una nuova figura chiamata supercommissario. Il tecnocrate dei tecnocrati, per un governo che sembra diventare così la barzelletta di se stesso, dato che il ministro dell’Economia Vittorio Grilli passa per essere un top tecnico e non è sufficiente. E già un supertecnocrate, Enrico Bondi, è stato nominato per gestire la spending review. Evidentemente, come a Siena, la pressione della classe politica è troppa per fare della sana economia domestica, con buona pace dei tecnici. D’altra parte chi guarda altrove viene sempre premiato, come successe al predecessore di Visco in Bankitalia, che non vide che MPS non aveva i mezzi propri per comprarsi Antonveneta e probabilmente escogitò soluzioni contabili (come la Grecia per entrare nella Ue) per avere almeno le carte a posto. Ci facessero vedere le carte, potremmo dare un giudizio definitivo e appropriato; nell’attesa, dalle conseguenze negative degli avvenimenti che seguirono, si arguisce facilmente quale fosse la consistenza di MPS nel 2007.
Monte dei Paschi ha chiuso le contrattazioni con +0.28% a euro 0,1789. Non ci saranno grossi movimenti prima della presentazione della semestrale, che sembra uno dei segreti meglio custoditi di Rocca Salimbeni: niente indiscrezioni per la stampa, né per i senesi, né per i dipendenti che possano alimentare speranze nel futuro. Prospettive forse negative: niente immobili venduti con relativa plusvalenza da mettere in bilancio, niente riduzione di costi di personale durante i primi sei mesi (compresi i 100 top manager che, dopo l’annuncio del licenziamento, sono caduti immediatamente nell’oblio). Nessuno spread in calo, niente soldi della Bce o Grilli bond che abbiano alimentato la liquidità per la clientela tale da far comparire ricche commissioni. L’amministratore delegato Viola è sempre più solo. Il presidente, infatti, nel weekend è andato a Caccuri nel Crotonese, per presenziare a un premio letterario. Ultimamente per Siena non è venuto nulla di buono dalla Calabria. E anche se Profumo ha criticato pubblicamente le scelte di chi l’ha preceduto alla presidenza di MPS (acquisto Antonveneta prima, copertura con titoli di Stato poi), non gli sentiremo mai dire “Mussari ha sbagliato”, perché così vanno avanti i politici in Italia: le colpe non hanno mai nome e cognome e ogni momento è quello sbagliato per fare i conti. Oblio e sempre i soliti a fare il bello e cattivo tempo, così anche nella questione esuberi i rappresentanti sindacali sono sempre quelli per cui, fino a pochi mesi fa, andava tutto bene.
Monte dei Paschi ha chiuso le contrattazioni con +0.28% a euro 0,1789. Non ci saranno grossi movimenti prima della presentazione della semestrale, che sembra uno dei segreti meglio custoditi di Rocca Salimbeni: niente indiscrezioni per la stampa, né per i senesi, né per i dipendenti che possano alimentare speranze nel futuro. Prospettive forse negative: niente immobili venduti con relativa plusvalenza da mettere in bilancio, niente riduzione di costi di personale durante i primi sei mesi (compresi i 100 top manager che, dopo l’annuncio del licenziamento, sono caduti immediatamente nell’oblio). Nessuno spread in calo, niente soldi della Bce o Grilli bond che abbiano alimentato la liquidità per la clientela tale da far comparire ricche commissioni. L’amministratore delegato Viola è sempre più solo. Il presidente, infatti, nel weekend è andato a Caccuri nel Crotonese, per presenziare a un premio letterario. Ultimamente per Siena non è venuto nulla di buono dalla Calabria. E anche se Profumo ha criticato pubblicamente le scelte di chi l’ha preceduto alla presidenza di MPS (acquisto Antonveneta prima, copertura con titoli di Stato poi), non gli sentiremo mai dire “Mussari ha sbagliato”, perché così vanno avanti i politici in Italia: le colpe non hanno mai nome e cognome e ogni momento è quello sbagliato per fare i conti. Oblio e sempre i soliti a fare il bello e cattivo tempo, così anche nella questione esuberi i rappresentanti sindacali sono sempre quelli per cui, fino a pochi mesi fa, andava tutto bene.
Per la cronaca, il vincitore del premio Caccuri è stato scelto, per la saggistica, il 10 agosto tra Pino Aprile, Piergiorgio Morosini e Piergiorgio Odifreddi; ma all’ora di pubblicazione di questo articolo non è dato sapere neppure attraverso il canale di Facebook chi dei tre sia stato scelto, vedi premiocaccuri.it per conferma. Forse era più importante fare pubblicità agli ospiti della kermesse come Alessandro Profumo.