La Commissione Affari Generali ha presentato un documento unitario in cui si mostra preoccupazione per le decisioni che verranno prese il prossimo 9 ottobre
SIENA. “Le decisioni che la Fondazione sarà chiamata ad adottare in ordine alle delibere che verranno sottoposte all’Assemblea degli azionisti della Banca MPS del prossimo 9 ottobre, di fondamentale importanza per il futuro della stessa Fondazione, siano coerenti con i principi statutari della Stessa e con gli indirizzi vincolanti espressi dalla Deputazione Amministratrice, purtroppo in passato disattesi, nello specifico salvaguardando il ruolo di azionista di riferimento della Banca Monte dei Paschi di Siena”. E’ quanto richiede un documento unitario approvato all’unanimità dalla commissione Affari generali della Provincia di Siena, presieduta da Raffaella Senesi del Partito democratico. Alla votazione hanno partecipato i gruppi Idv, Lega Nord, Pd, Pdl, Udc.
“Il secondo punto all’odg dell’assemblea del 9 ottobre – è scritto nella mozione approvata – offre elementi di riflessione e grave preoccupazione: la richiesta di delega al CdA della Banca per decidere autonomamente in materia di dismissione di rami aziendali, la fusione e l’incorporazione di società e modifiche, peraltro non secondarie quali i poteri di proposta di nomina di dirigenti e il loro stato giuridico ed economico, materia già adeguatamente presidiata con le competenze delegate all’Amministratore Delegato. Il tutto giustificato ‘a fini di un contenimento dei costi e di maggiore efficienza operativa’: certamente la cessione di attività svolte da rami di azienda, con i relativi dipendenti, ad altri soggetti potrebbe anche portare ad una riduzione dei costi, ma priverebbe la Fondazione della possibilità di una preventiva attività di analisi e controllo e non può certo quindi costituire salvaguardia del territorio e conseguente sostegno alla sua economia”.
“Le note e disastrose vicende di questi ultimi anni – prosegue ancora il documento – hanno portato La Fondazione a cedere una consistente quota del pacchetto azionario della Banza MPS, rimanendo comunque il socio di maggioranza relativa. Non entriamo, in questa sede, nel merito squisitamente tecnico del nuovo Piano Industriale presentato che pur ci preoccupa per le ricadute in termine di contrazione degli organici del personale e di cessione di settori di attività, di tutto rilievo per l’impatto sul nostro territorio. Ancor più ci preoccupano le decisioni che la Fondazione è chiamata ad assumere in relazione alle proposte che i nuovi amministratori della Banca presentano all’Assemblea degli azionisti del prossimo 9 ottobre. Il Comune e la Provincia di Siena, quali Enti nominanti la maggioranza dei componenti la Deputazione Generale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, hanno ribadito in ogni occasione l’indissolubile legame della Banca Monte dei Paschi di Siena al territorio senese ed alla sua comunità. La stessa Deputazione Generale, all’unanimità, ha ripetutamente fornito questo fondamentale indirizzo, chiaramente espresso nei vari documenti programmatici e negli annuali rendiconti sull’attività svolta. Tali principi hanno fatto perno, per anni, sul controllo della Banca conferitaria”.