Riportare l'ente nelle mani dei senesi per un pluralismo democratrico
SIENA. Ceccuzzi e Bezzini hanno finalmente annunciato di voler avviare “una larga discussione” per cambiare lo Statuto della Fondazione; ma rinviano a “quando sarà maturo il tempo”. Ci chiediamo quanto bisognerà aspettare ancora. Sono ormai anni che lo diciamo e, se ci fosse stato dato ascolto, forse non ci troveremmo in questa situazione: aver avuto organi indipendenti e non nominati dalla benevolenza di due organi monocratici ricoperti pro-tempore da due persone fisiche, magari scelti con criteri trasparenti e sulla base esclusiva di valutazione dei meriti e delle competenze, avrebbe permesso di incidere sulle scelte strategiche della banca e avrebbe consentito almeno di far conoscere per tempo i guai che hanno portato alla catastrofe.
Noi dell’Italia dei Valori crediamo che i tempi siano scaduti e che non si possa aspettare ulteriormente. Prima si avvia un serio confronto con il coinvolgimento di tutto il tessuto organizzato del territorio senese e con la stessa società civile, meglio è. Una discussione ampia, seria e perfino serena, che abbia tuttavia lo scopo di riportare la Fondazione nelle mani della comunità senese nelle sue articolazioni di pluralismo democratico e non più dei gruppi di potere, dei clan, dei partiti e delle sette.
IdV Siena
Noi dell’Italia dei Valori crediamo che i tempi siano scaduti e che non si possa aspettare ulteriormente. Prima si avvia un serio confronto con il coinvolgimento di tutto il tessuto organizzato del territorio senese e con la stessa società civile, meglio è. Una discussione ampia, seria e perfino serena, che abbia tuttavia lo scopo di riportare la Fondazione nelle mani della comunità senese nelle sue articolazioni di pluralismo democratico e non più dei gruppi di potere, dei clan, dei partiti e delle sette.
IdV Siena