Alla Festa PD il viceministro parla di lavoro ed economia
“Il governo Letta – ha detto Fassina aprendo il suo intervento – ha fra i suoi obiettivi primari una revisione delle politiche economiche nell’Eurozona, per consolidare timidi segnali di ripresa che sembrano esserci in Italia, anche se lo scenario continua a non essere roseo, e per riassorbire l’occupazione, facilitando l’accesso dei giovani al mondo del lavoro. Il governo attuale è emergenziale e contronatura, con il Pd al fianco del Pdl, una forza politica che sarà sempre alternativa a noi, ma con cui oggi è necessario lavorare per dare risposte immediate al Paese e alle sue difficoltà stringenti. L’Italia non può attendere e serve massima incisività anche a Bruxelles. Un’occasione importante per compiere correzioni di rotta a livello europeo sarà il semestre di presidenza italiana che si aprirà il 1 luglio 2014”. “Questo governo – ha aggiunto Fassina – si è insediato in un quadro molto difficile e sta lavorando fin dall’inizio per dare risposte alle principali emergenze, a partire dal tema del lavoro, dove servono politiche industriali tese a favorire la competitività, e della fiscalità, all’insegna dell’equità e affrontando la questione dell’evasione con strumenti adeguati”.
Imu, Berlusconi, congresso Pd. Nel corso del suo intervento, Fassina ha parlato anche di due temi di stringente attualità per l’esecutivo: Imu e Berlusconi. Sul futuro dell’Imu, il viceministro ha spiegato che bisogna trovare una soluzione compatibile, per coprire il mancato gettito che potrebbe liberare risorse per enti locali, cassa integrazione in deroga e sostegno agli esodati, solo per citare alcune priorità. Sul leader del centrodestra, Fassina ha ribadito che “l’interesse del Paese è primario e fondamentale. La legge è uguale per tutti, le sentenze si rispettano e le leggi si applicano. Su questo aspetto il Pd sarà fermo, senza tollerare interventi ad personam e anche a costo di dover sacrificare la tenuta dell’esecutivo. Il travaglio politico del Pdl non può essere scaricato sulle istituzioni, sul Parlamento, sul Governo o sul Presidente della Repubblica”. Un cenno, infine, al prossimo congresso del Pd, dove, secondo Fassina, sono tre i temi centrali da affrontare guardando al futuro dell’Italia e affinché il partito sia all’altezza delle sfide che ha di fronte: l’Europa e la revisione dell’assetto istituzionale, rinnovando la democrazia parlamentare e mantenendo centrale il ruolo del Parlamento; la forma del partito e il lavoro. Stimolato dal dibattito su Banca Mps, Fassina ha affermato che si tratta di una vicenda di carattere nazionale che il governo sta seguendo con grande attenzione attraverso il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni, anche per quanto riguarda il giudizio della Commissione europea sul piano industriale presentato dalla Banca senese.
La situazione economica a livello locale è stata, poi, al centro degli interventi degli altri ospiti, a partire dall’assessore alle attività produttive della Provincia di Siena, Tiziano Scarpelli che ha ribadito l’impegno costante delle istituzioni locali per attivare azioni e manovre tese a favorire il rilancio dell’economia e a rispondere a una situazione di crisi generale in diversi settori. “Serve, però – ha detto Scarpelli – una politica industriale di livello nazionale e questo tema deve tornare al più presto al centro dell’agenda politica del governo”. Quattro le priorità individuate dal segretario generale della Cgil senese, Claudio Guggiari per rispondere alla crisi, anche a livello locale: potenziare una formazione di qualità, dalla scuola all’Università; investire sulle infrastrutture, da quelle viarie, all’accesso al web fino all’efficientamento della pubblica amministrazione; impegnare risorse nel sociale e ridistribuire la ricchezza sia nel sistema produttivo che verso le famiglie. Un quadro generale condiviso anche dal presidente della Camera di commercio di Siena, Massimo Guasconi che ha fornito alcuni dati sulla situazione economica in provincia di Siena, dove la crisi si fa ancora sentire in maniera forte. Tra i temi più importanti su cui lavorare, secondo Guasconi, la fiscalità, elemento di competitività che può far sì che l’Italia torni a essere attrattiva; l’accesso al credito, in una prospettiva di mercato che vada di pari passo con la sua crescita, e la necessità di ricostruire un adeguato sistema promozionale e di proposta all’estero, razionalizzando le numerose eccellenze che Siena, la Toscana e l’Italia possono offrire.
Di economia e lavoro si è parlato anche nel pomeriggio alla Festa del Pd provinciale di Siena, durante l’incontro “Il punto sull’economia toscana: la strada da percorrere per uscire dalla crisi e agganciare la ripresa” che ha visto la partecipazione di Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive della Regione Toscana; Cecilia Carmassi, responsabile nazionale lavoro del Pd e Fulvio Mancuso, vicesindaco di Siena con delega al commercio. “La Toscana – ha detto l’assessore regionale Gianfranco Simoncini – ha retto un po’ meglio alla crisi rispetto ad altre regioni grazie a un tessuto economico che conta su forti eccellenze, ma non significa che la situazione sia rosea. La Regione, insieme alle istituzioni locali, ha fatto la sua parte, con interventi a sostegno del mondo del lavoro e dell’accesso da parte dei giovani. Ora serve un impegno concreto del governo, che deve rimettere al più presto il lavoro al centro delle sue azioni, dopo che per anni è stata negata la crisi e si è operato con rigorismo e tagli lineari. Servono urgentemente politiche industriali per aiutare i settori che possono trainare la ripresa, riducendo i costi dell’energia, limitando la pressione fiscale, svincolando le autonomie locali dal Patto di stabilità e liberando risorse importanti per favorire sviluppo e rilancio del Paese. Non possiamo continuare a galleggiare. Qualcosa è stato fatto ma ancora non è sufficiente”. Una crescita che passi da meritocrazia e rispetto delle regole è stata individuata dal vicesindaco di Siena, Fulvio Mancuso come unica via di uscita da una crisi di tipo finanziaria come quella attuale, e anche la responsabile nazionale lavoro del Pd, Cecilia Carmassi ha ribadito come “le difficoltà dell’Italia stanno dentro il quadro internazionale e servono misure strutturali che accorcino le distanze fra aree diverse del Paese, da nord a sud”.
