Nel corso dell'evento presentati i principali indicatori economici provinciali

di Letizia Pini
SIENA. Si è tenuta questa mattina la diciannovesima Giornata dell’Economia – Siena 2030, organizzata da Camera di Commercio e Fondazione Monte Paschi di Siena, nel corso della quale sono stati presentati i principali indicatori economici del territorio. I lavori sono poi proseguiti con un tavolo tematico dedicato al Welfare, inserito nella campagna di ascolto avviata dalla Fondazione in previsione della ormai prossima revisione dei documenti programmatici.
La Giornata è stata un’importante occasione di analisi e confronto sullo stato di salute dell’economia del territorio senese attraverso i contributi del presidente e del segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo-Siena Massimo Guasconi e Marco Randellini, del presidente e del direttore della Fondazione MPS Carlo Rossi e Marco Forte, del Magnifico Rettore dell’Università di Siena Francesco Frati e di Francesca Gagliardi del Dipartimento di Economia politica e Statistica dell’Università di Siena.
“Anche se la pandemia sta ancora condizionando la nostra vita quotidiana, l’economia mondiale sembra essere sulla via della guarigione. – ha evidenziato il presidente Guasconi della Camera di Commercio di Arezzo-Siena – A fronte di un diffuso ottimismo dei mercati internazionali sembrano sussistere però alcune criticità ad iniziare dall’inflazione, la cui forte crescita negli Stati Uniti sta preoccupando anche l’Eurozona, proseguendo poi con le forti impennate dei costi di quasi tutte le principali commodities. Anche l’economia senese, dopo le pesantissime ripercussioni causate dell’emergenza pandemica che avrebbero causato, secondo le stime di Prometeia, una perdita del 7,7% del valore aggiunto provinciale sta recuperando le perdite subite. Per l’intero 2021 infatti Prometeia ha previsto un parziale «rimbalzo» del +5,3% che è comunque ovviamente subordinato al pieno successo delle misure di contrasto al Covid 19. Stiamo assistendo comunque al recupero di un clima di fiducia generalizzato, che peraltro favorisce la liberazione di una buona parte dei risparmi «immobilizzati» nel corso della pandemia generando un sensibile recupero della spesa per consumi che si era ridotta solo parzialmente per la contrazione dei redditi ma che soprattutto si era trasformata in una crescita rilevante della propensione al risparmio. Sulla base dei dati di Banca d’Italia, nel corso del 2020, i depositi delle famiglie senesi erano infatti cresciuti dell’11% continuando poi ad incrementarsi anche nella prima metà del 2021. Una parte delle misure di sostegno messe in campo per fronteggiare le difficoltà finanziarie delle imprese hanno dato una spinta rilevante al credito erogato: dalla metà del 2020, infatti, i prestiti bancari hanno iniziato a crescere a passo sostenuto, in particolare per le attività manifatturiere. Una crescita che conferma il graduale ritorno alla normalità, almeno per quanto riguarda le attività economiche e finanziarie.”
“La crisi del 2020 non ha, come abbiamo già avuto occasione di dire, impattato in egual misura nei vari comparti. – sottolinea Marco Randellini, segretario generale dell’Ente – I settori i più colpiti sono stati l’agricoltura (-5,5%) e soprattutto il terziario (-7,7%) che, oltre ai servizi in senso proprio, comprende anche il commercio e le attività ristorative e del turismo e rappresenta il 72% del valore aggiunto complessivo della provincia di Siena. Il restante quarto è rappresentato al 19% dall’industria, al 5%, dall’agricoltura e al 4% dalle costruzioni. Tornando ai servizi, fatta eccezione per alcune tipologie, tutto il vasto aggregato dei pubblici esercizi e delle attività turistiche è quello che più ha sofferto a causa delle prolungate restrizioni e per il blocco degli spostamenti, in particolare dall’estero, Estero che ha però riservato segnali positivi: sono proprio le aziende esportatrici quelle che, in media, stanno ancora recuperando prima e meglio le perdite. Nel 2020 le esportazioni senesi sono cresciute del 9,4%, e nei primi sei mesi del 2021 la tendenza si è ulteriormente rafforzata portando l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2020 a +57,6 ( + 53,9% rispetto al 2019). Una crescita che ha interessato tutte le principali produzioni: Camperistica (+103,8%), Farmaceutica (+59,7%) e Vino (+43,6% ) . Nella prima metà del 2021 si evidenzia anche una ripresa della demografia imprenditoriale da collegare ad un miglioramento del clima di fiducia generale, pur con il permanere di alcuni elementi di incertezza: sono nate 829 nuove imprese, 125 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+17,8% in termini relativi). Le cessazioni, al contrario, si sono ridotte di 146 unità (-19%) fermandosi a quota 622. Di conseguenza, dopo tre anni caratterizzati dal segno negativo, nel 2021 il saldo fra iscrizioni e cessazioni torna decisamente in positivo (+207). Tornando al turismo, i dati provvisori del primo semestre 2021 evidenziano una ripresa rispetto ai terribili primi sei mesi dello scorso anno con una crescita degli arrivi del +29% e delle presenze del +36%. Si tratta di un recupero ovviamente molto parziale, pari a circa un terzo rispetto ai valori pre-covid. Un miglioramento più sensibile dovrebbe emergere già dai dati, ancora non disponibili, del terzo trimestre 2021 che si è caratterizzato per un ottimo andamento della clientela nazionale e per un significativo ritorno dei turisti europei. Segnali positivi sul versante occupazionale si avranno invece a partire dal 2022, anno nel quale anche il valore aggiunto dovrebbe tornare su livelli pre-crisi . Per una crescita significativa anche se ancora limitata degli occupati dovremmo però attendere il 2023”.
“Siena2030 nasce da due esigenze percepite dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena: da una parte ancorare la programmazione e lo sviluppo delle proprie attività ad una conoscenza sempre più approfondita del contesto nel quale è chiamata ad operare, dall’altra indicare percorsi di crescita che abbiano una prospettiva di medio termine, dichiara Carlo Rossi, residente della Fondazione Mps. L’ incontro odierno rappresenta, pertanto, il proseguo di un percorso avviato già nel 2019, a conferma dell’ampia collaborazione e volontà di dialogo tra le istituzioni del territorio, in coerenza con la vocazione della Fondazione stessa, soggetto promotore di relazioni sociali e di coesione istituzionale e territoriale.”
“Il quadro socio-economico presentato oggi è un punto di partenza su cui avviare delle approfondite riflessioni per il futuro, afferma Marco Forte, direttore generale della Fondazione Mps. L’analisi degli elementi di forza e di debolezza del nostro territorio devono essere la leva per proseguire in un dialogo proficuo, al fine di creare un fronte comune che, partendo dalle nostre eccellenze, ci consenta di accedere alle risorse e procedere agli investimenti per il rilancio e la sostenibilità previsti dal Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza”.