La rettifica di Pierluigi Sacco permette di aprire una discussione sull'argomento
di Red
SIENA. Diamo atto al dottor Pierluigi Sacco di aver rotto la tradizione del silenzio praticata dalla nomenklatura senese a tutte le critiche, le considerazioni, le opinioni avanzate nei suoi confronti dalla stampa indipendente cittadina. Prendiamo atto che lo IUAV non ha aggiornato il suo sito internet, in cui il professore risulta ancora far parte del corpo docente quando, come ci informa, non lo è più. Sarebbe un errore anche nostro, non aver verificato questa gaffe altrui, ma il diritto di replica esiste per questi casi. John Kay, giornalista del Times, ha affermato che Venezia dovrebbe essere governata dalla Walt Disney (con tutto quello che ne consegue, ndr). La frase è l’incipit scritto sul Rapporto 2012 di Symbola sulla nostra industria culturale. In particolare, dice anche “Il Rapporto 2012 sull’Industria culturale in Italia, elaborato dalla Fondazione Symbola, presieduta da Ermete Realacci, e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’assessorato alla cultura della Regione Marche, e realizzato con la supervisione di Pierluigi Sacco, della Iuav di Venezia, e con il coinvolgimento di una ventina di esperti”. L’articolo di Guido Moltedo porta la firma del 21/7/2012 e la coincidenza temporale non ci ha fatto fare ulteriori controlli. Guido Moltedo è stato relatore alla scuola estiva del PD, Cortona 2012: che si mandi una smentita anche a Moltedo e Symbola, almeno. Che è tutta roba di partito, come vede. Oppure potrebbe mettere online, attraverso ilcittadinoonline.it, la lettera di dimissioni dallo IUAV perché nessuno nutra più dubbi.
Caro dottor Sacco, potremmo iniziare una discussione approfondita sul futuro del turismo culturale a Siena se non di quello nazionale; non conoscendoci non abbiamo mai messo in discussione le sue capacità e competenze, ma non prenda un articolo di dubbi espressi sulle reali possibilità di successo della candidatura di Siena a capitale della cultura europea 2019 come sinonimo “di persone che mostrano di avere davvero poca conoscenza ed esperienza diretta della competizione in oggetto”. La conoscenza la pratichiamo ogni giorno. E l’esperienza ci porta dritti al punto, che è anche l’opinone discutibile di un altro sito internet. Aarhus 2017 (una realtà che ha citato) ha sviluppato un progetto che coinvolge 1,1 milioni di abitanti della Danimarca centrale e 14 enti locali della regione. Un programma con 200 progetti tra cui la riqualificazione completa del più grande e più povero quartiere di edilizia popolare in Danimarca. Migliaia di persone, di cittadini, coinvolti, a sentir loro.
Venezia Nordest 2019 è un progetto già in essere che ha organizzato iniziative (Venezia 2019 salone europeo della cultura 23/25 novembre 2012, ad esempio), quando noi non abbiamo prospettive fino al prossimo anno di re-inventare una proposta culturale, anzi ci stiamo giocando la pura sopravvivenza degli stipendi dei dipendenti del SMS. Nordest 2019: un progetto che coinvolge il Triveneto e i suoi milioni di abitanti, città come Trieste, Verona, Padova, che potrebbero pretendere una propria candidatura. Per una rete di eventi in atto disegnati come stazioni di una gigantesca metropolitana urbana che va dalla Val Pusteria alla Venezia Giulia, legando tra di sé montagne di amministratori pubblici di tutte le idee.
A Siena abbiamo un sito internet (Siena2019.eu) che è per 4/5 un comitato elettorale dell’ex sindaco. Due liste di amici (constatazione, non denigrazione), denominate Comitato Internazionale e Comitato locale per Siena non basta per cominciare se, sul territorio che deve vivere e respirare un progetto culturale di ampia portata, gli “altri” sono esclusi a priori. Non riusciamo a sapere quale sia il “territorio” di riferimento, sempreché sia la sola provincia di Siena, ché di altri non si parla: ci sembra un orizzonte limitatissimo, proprio perché abbiamo visto gli orizzonti delle Capitali della Cultura europea che abbiamo conosciuto. Ci piace sognare, ma ad occhi aperti; siamo ambiziosi, ma abbiamo presenti gli ostacoli. E non ci stupiamo di nulla, perché ne abbiamo viste troppe. Su Siena2019.eu c’è solo la chiamata dei coscritti per la guerra: armiamoci e partite.