La mostra sarà ospitata al Museo Archeologico
Le opere si snodano lungo il percorso del Museo: dalla bella testa di San Giovanni che accoglie il visitatore, all’inquietudine delle teste fasciate con splendida patina azzurra della Città Perduta VIII nella sala della tomba dei canopi (ossuari in forma umana di VII sec. a. C.) di Macchiapiana, all’Osiride Addormentato Screpolato che con la sua superficie scabra e frammentata e la sua patina nera ricorda i buccheri delle vicine vetrine della necropoli della Palazzina, o i Cacciatori di Gorgona inseriti all’interno della suggestiva ricostruzione a grandezza naturale della straordinaria Tomba dipinta di IV sec. a. C. detta della Quadriga Infernale, rinvenuta a Sarteano nel 2003. In un continuo rimando, come tra il ritratto in marmo di epoca giulio-claudia e la armoniosa e perfetta testa di Alfeo, di sublime bellezza, o il Vaso Etrusco, un bronzo che riprende in pieno la forma di un’olla di VIII sec. a. C., inserendo al suo interno visioni di Ermafroditi e serpenti, fino ad opere meno note del primo periodo come la Alexandra, che il maestro ha voluto sulla copertina del catalogo con lo sfondo dei serpenti della Tomba della Quadriga.
Come scrive il direttore del Museo di Sarteano nell’introduzione al bel catalogo pubblicato dalla Fondazione Musei Senesi e che sarà presentato la sera dell’inaugurazione: “L’arte di Mitoraj, perfetta e frammentata, rigorosa e onirica, parte solo idealmente dall’archetipo dell’arte classica per darne una visione postmoderna, frutto di una elaborazione surrealistica e come tale comunicante messaggi che vanno oltre la perfezione delle forme, nella suggestione delle sue teste bendate, nella frammentarietà dell’opera solo apparentemente archeologica e temporale, ma in realtà eterna, nelle finestre modernissime e quasi cubiste che interrompono la perfezione dei corpi e delle forme per portarle dall’antichità all’oggi”.
La mostra, inserita nell’ambito della manifestazione Archeo Fest organizzata e finanziata da Vernice Progetti e Fondazione Monte dei Paschi di Siena, insieme a Fondazione Musei Senesi e al Comune di Sarteano, rientra in un progetto ampio di valorizzazione del patrimonio archeologico del territorio del sud senese che ha già visto l’inaugurazione di mostre a tema archeologico a Chianciano, che è l’epicentro dell’iniziativa, a Cetona, Chiusi e Montepulciano e che raggiungerà il suo apice con una serie di incontri, convegni ed un forum del volontariato archeologico tra fine settembre e la prima settimana di ottobre.