SIENA. A poco più di seicento anni dalla nascita di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta (Siena, 1410 – 1480), il Complesso museale di Santa Maria della Scala decide di riordinare le proprie sale a partire dalla figura dell’artista che più profondamente vi ha operato.
Il nuovo allestimento non solo mette in luce l’importanza storica del Vecchietta, ma restituisce anche un contesto coerente e significativo all’Istituzione che ha rappresentato il suo principale committente lungo tutto il corso della sua vita.
Il progetto nasce da un’idea di Cristiano Leone, presidente della Fondazione, con la curatela di Giulio Dalvit, associate curator alla Frick Collection di New York, e comprende anche la pubblicazione della prima monografia critica dedicata all’artista dal 1937, dal titolo Vecchietta, sempre a cura di Giulio Dalvit con la collaborazione tra la Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala e la Frick Collection di New York.
Il volume edito da Paul Holberton Publishing di Londra, sia in italiano che in inglese, ripercorre l’intera opera dell’artista, restituendone il profilo in una prospettiva storiografica aggiornata e internazionale.






