La reazione del sindaco alla decisione della banca
SIENA. (a. m.) Reazione molto critica del sindaco di Siena Bruno Valentini alla decisione di oggi del consiglio d’amministrazione di Banca Mps di Siena sull’aumento di capitale fino a 3 miliardi. “Siena – ha detto – non può assistere inerme a questa sorta di colpo di stato interno per cui la banca si libera di un proprietario che non è più assillante come un tempo”. Valentini ha poi aggiunto, in riferimento alle dichiarazioni dei giorni scorsi, in contrasto tra di loro del presidente di Mps Alessandro Profumo e della presidente della Fondazione Mps Antonella Mansi, che Banca Mps “deve fare uno sforzo per riallacciare un rapporto con la presidente della Fondazione che certo non può essere dipinta come un guerrigliero degli interessi del clientelismo locale.Tra la ragionevolezza e il rispetto delle regole che occorrono e l’abbandono al proprio destino della Fondazione c’è una bella differenza”.
Riguardo ai tempi di svolgimento dell’assemblea straordinaria dei soci del 27 dicembre, Valentinidice che “non si deve svolgere prima che la fondazione Mos abbia ripianato i propri debiti. La Fondazione ha bisogno di tempo, una linea che sposo senza alcun tentennamento Questo non significa che la ricapitalizzazione non si possa fare a gennaio ma solo se la Fondazione, anche grazie alla banca, avrà trovato in quella data le risposte ai propri problemi”. L’ente infatti deve saldare il debito contratto con le banche per sostenere gli aumenti di capitale di Banca Mps seguiti all’acquisizione di Banca Antoveneta. Riguardo la delibera di oggi del cda di Banca Mps sull’aumento di capitale Valentini ha detto: “Mi chiedo se tutti i consiglieri del cda che rappresentano la Fondazione hanno saputo servire gli interessi di tutti e due gli enti. Mi pare che si voglia trovare una soluzione solo finanziaria per la quale si uccide il ruolo di guida responsabile ed equilibrata da parte della Fondazione”.