La prevenzione alla base del programma delle associazioni coinvolte
Massimo Vita di Lorenzo Croci
SIENA. E’ stata presentata questa mattina – presso il palazzo della Provincia – la Giornata mondiale della vista. All’evento in programma il 13 ottobre prenderà parte anche Siena. Alla conferenza di stamani (8 ottobre) hanno preso parte Massimo Vita, presidente dell’Unione Ciechi di Siena, Antonio de Martinis, dirigente del servizio Welfare della Provincia di Siena, e Laura Mannucci, presidente della commissione provinciale Pari Opportunità. Tutti e tre, oltre a ringraziare la Banca Mps e la Provincia per i finanziamenti versati alle associazioni a favore dei disabili, si sono soffermati sulla presentazione della manifestazione, la quale quest’anno – durante la giornata mondiale della vista – offrirà ai cittadini una “visita al buio” della città e uno spettacolo serale alla Lizza. “Dobbiamo continuare ad investire sulla prevenzione della cecità perché le persone disabili hanno bisogno oggigiorno di tutte le miglior cure possibili che la medicina sta offrendo”, ha affermato Laura Mannucci
Dopodiché, prima di concludere la conferenza, Massimo Vita ha voluto criticare aspramente l’intera Provincia di Siena e non solo: “Siamo in un momento davvero difficile di crisi generale, ma soprattutto per la nostra categoria di disabili c’è un grande problema sull’applicazione di norme generali sulla sicurezza, le quali oggigiorno sono davvero imprescindibili. Saremo costretti a fare una manifestazione contro il governo, perché per i non vedenti il lavoro è di vitale importanza, e contro le più importanti istituzioni di Siena, le quali continuano ad investire la metà delle risorse che le altre istituzioni nazionali investono ogni anno. Ci sono molti problemi che devono essere risolti da molti anni e che continuano a destare molta preoccupazione in tutti i disabili della città; mi riferisco soprattutto agli uffici pubblici – che continuano ad essere inefficienti – e soprattutto agli autobus, i quali risultano davvero problematici e insicuri per la nostra categoria”.
