Uno dei momenti più intensi dell’incontro è stato il racconto del rapporto con l’acqua e con il mare, elemento centrale sia nell’esperienza dei Kite’s Angels Beach sia nel film di Loris Lai
SIENA. L’Istituto di Istruzione Superiore Piccolomini di Siena ha accolto la penultima tappa dell’VIII edizione del Bulli ed Eroi – Festival Internazionale del Film per Ragazzi, un appuntamento ormai consolidato che continua a distinguersi per la sua capacità di parlare ai giovani attraverso linguaggi profondi, accessibili e necessari: il cinema, la letteratura e l’incontro diretto con storie vere.
Presso l’Istituto Piccolomini, protagonisti della giornata sono stati i Kite’s Angels Beach, arrivati con il Presidente dell’associazione e un atleta originario del Mozambico, testimoni diretti di un progetto che unisce sport, inclusione e libertà. L’incontro ha introdotto il libro di Nicoletta Bortolotti e il film di Loris Lai, entrambi intitolati I bambini di Gaza, opere che affrontano con delicatezza e rispetto tematiche complesse, offrendo ai ragazzi uno sguardo consapevole sulla storia del mondo e sulle sue ferite, senza rinunciare alla speranza.
Uno dei momenti più intensi dell’incontro è stato il racconto del rapporto con l’acqua e con il mare, elemento centrale sia nell’esperienza dei Kite’s Angels Beach sia nel film di Loris Lai. L’acqua diventa metafora di libertà, di sospensione dalle costrizioni quotidiane, di possibilità di riscatto. Gli eventi dedicati ai bambini delle guerre in particolare quella di Gaza, hanno avuto inizio nel mese di ottobre in Val di Chiana Senese con il Convegno sugli adolescenti dove un momento importante é stato riservato alla Task force dell’Azienda Ospefaliero Universitaria Meyer che ha ricevuto la Palma d’Oro da Argos Forze di Polizia. 
Nel solco del tema “Bulli ed Eroi”, il festival ha ribadito come l’eroismo non sia fatto di gesti eclatanti, ma di scelte quotidiane: ascoltare, includere, non voltarsi dall’altra parte. Il bullismo viene affrontato non solo come fenomeno di sopraffazione, ma come mancanza di empatia, che può essere contrastata proprio attraverso la conoscenza, il dialogo e l’arte. Cinema e letteratura diventano così strumenti educativi fondamentali, capaci di aprire domande e stimolare coscienze.
Nicoletta Bortolotti ha raccontato agli studenti la genesi del suo libro, spiegando come la scrittura possa dare voce a chi spesso non viene ascoltato, trasformando storie difficili in occasioni di comprensione e crescita. Loris Lai, regista sensibile e attento al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, giunto da Roma per l’occasione, attraverso il linguaggio cinematografico ha mostrato attraverso le scene del filmil valore delle immagini come ponte tra realtà diverse. Durante l’incontro ha ricevuto una pergamena di riconoscimento conferita dal Centro Studi di Psicologia dell’Arte e Psicoterapie Espressive, a testimonianza dell’importanza del suo lavoro anche dal punto di vista educativo e psicologico. Hanno ricevuto la pergamena anche i Kite’s Angels Beach.
Presenti al mattino il professor Petraglia e il Preside Federico Frati






