"La nuova rievocazione è stata gestita malissimo dal Magistrato delle Contrade

SIENA. “Il capodanno senese e contradaiolo c’è già e si festeggia da sempre il primo dicembre, giorno di Sant’Ansano”.
Sul capodanno senese, celebrato per la prima volta in pompa magna a Siena ieri 25marzo, Lorenzo Rosso, Consigliere Provinciale di FDI-Alleanza Nazionale,
Presidente della Commissione di Controllo dell’Ente di Piazza del Duomo, ma sopratutto senese purosangue e contradaiolo, ha le idee ben chiare.
“Incredibile la leggerezza con cui si è tenuta questa giornata che il Comune ha voluto affidare al Magistrato delle Contrade, organismo che per la sua inutilità dovrebbe essere abolito da tempo.
Il capodanno che ieri si è voluto ricordare, è quello che veniva e viene festeggiato -con toni bassi- sopratutto a Firenze Pisa e Lucca che festeggiavano l’inizio dell’anno con il giorno dell’Annunciazione, esattamente nove mesi prima della nascita di Gesù Cristo. Prima dell’avvento del calendario gregoriano nel 1582, l’inizio dell’anno era appunto scandito dal 25 marzo.
“Ebbene, questa data non veniva ricordata appunto da circa quattro secoli, forse proprio perchè adottata nelle epoche remote dalle odiate Firenze e Lucca. Non è dunque un caso che i senesi festeggino da sempre il primo dicembre, onorando il loro grande Sant’Ansano, l’inizio dell’anno contradaiolo e dunque capodanno senese.
Non abbiamo bisogno di due, tre capodanni. Allora perchè non festeggiare un capodanno, magari il 4 Settembre, ricorrenza laica della Battaglia di Montaperti?”-continua Rosso.
“peraltro la nuova rievocazione è stata gestita malissimo dal Magistrato, facendo accedere alla seppur ampia Sala del Mappamondo alcuni dirigenti di contrada ed alcuni senesi senza un vero senso. Mentre altri sono stati costretti dai solerti commessi del Magistrato che chiedevano addirittura l’esibizione di un invito, a vedere la celebrazione nella televisione posta a piano terra, determinando appunto, nella Casa Comunale, per ciò casa di tutti i cittadini, senesi di serie A e di serie B. Non ce n’era alcun bisogno. Il Comune di Siena valorizzi le proprie Tradizioni, che sono tante e belle, e lasci stare rievocazioni che non sono sentite e non sono mai sentitre come tali dai senesi. Non si rilancia il turisno, la cultura, ed il territorio con discoteche in Piazza del Campo, con la zumba al santa Maria della Scala e con rievocazioni che lasciamo volentieri a Firenze, Lucca e Pisa” conclude il Consigliere Lorenzo Rosso.
Sul capodanno senese, celebrato per la prima volta in pompa magna a Siena ieri 25marzo, Lorenzo Rosso, Consigliere Provinciale di FDI-Alleanza Nazionale,
Presidente della Commissione di Controllo dell’Ente di Piazza del Duomo, ma sopratutto senese purosangue e contradaiolo, ha le idee ben chiare.
“Incredibile la leggerezza con cui si è tenuta questa giornata che il Comune ha voluto affidare al Magistrato delle Contrade, organismo che per la sua inutilità dovrebbe essere abolito da tempo.
Il capodanno che ieri si è voluto ricordare, è quello che veniva e viene festeggiato -con toni bassi- sopratutto a Firenze Pisa e Lucca che festeggiavano l’inizio dell’anno con il giorno dell’Annunciazione, esattamente nove mesi prima della nascita di Gesù Cristo. Prima dell’avvento del calendario gregoriano nel 1582, l’inizio dell’anno era appunto scandito dal 25 marzo.
“Ebbene, questa data non veniva ricordata appunto da circa quattro secoli, forse proprio perchè adottata nelle epoche remote dalle odiate Firenze e Lucca. Non è dunque un caso che i senesi festeggino da sempre il primo dicembre, onorando il loro grande Sant’Ansano, l’inizio dell’anno contradaiolo e dunque capodanno senese.
Non abbiamo bisogno di due, tre capodanni. Allora perchè non festeggiare un capodanno, magari il 4 Settembre, ricorrenza laica della Battaglia di Montaperti?”-continua Rosso.
“peraltro la nuova rievocazione è stata gestita malissimo dal Magistrato, facendo accedere alla seppur ampia Sala del Mappamondo alcuni dirigenti di contrada ed alcuni senesi senza un vero senso. Mentre altri sono stati costretti dai solerti commessi del Magistrato che chiedevano addirittura l’esibizione di un invito, a vedere la celebrazione nella televisione posta a piano terra, determinando appunto, nella Casa Comunale, per ciò casa di tutti i cittadini, senesi di serie A e di serie B. Non ce n’era alcun bisogno. Il Comune di Siena valorizzi le proprie Tradizioni, che sono tante e belle, e lasci stare rievocazioni che non sono sentite e non sono mai sentitre come tali dai senesi. Non si rilancia il turisno, la cultura, ed il territorio con discoteche in Piazza del Campo, con la zumba al santa Maria della Scala e con rievocazioni che lasciamo volentieri a Firenze, Lucca e Pisa” conclude il Consigliere Lorenzo Rosso.