Landi: “momento simbolico”. Presente anche l’ultimo dei partigiani, Dino Faleri
SARTEANO, I Settant’anni dalla Liberazione sono stati celebrati intorno a una simbolica panchina della pace, portata dal sindaco tedesco di Gundelsheim, con cui Sarteano è gemellata, Jonas Merzbacher. C’era anche l’ultimo partigiano, Dino Faleri, ultranovantenne, ospite d’onore, il primo a sedersi su questa panchina gialla, ovvero il colore che condividono i due Comuni.
A così tanti anni dalla fine di un lungo periodo di lutti, barbarie e distruzione, come ha sottolineato il sindaco di Sarteano Francesco Landi, ritrovarsi da amici, tra italiani e tedeschi è stato “un gesto di grande significato: dal grande valore simbolico. Settanta anni fa – ha detto Landi nel suo discorso commemorativo – in queste terre, i nostri popoli erano divisi dalla guerra. Entrambi schiacciati da dittature feroci. Adesso siamo insieme a festeggiare la libertà, la pace, l’amicizia tra Italia e Germania, tra i popoli che hanno costruito un’Europa nuova, aperta e tollerante. Abbiamo superato le divisioni della storia, della guerra, e costruito un presente di fratellanza.”
Ma c’è di più. Il consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi delle scuole, ha organizzato una mostra dei ricordi di quel periodo nella sala mostre, aperta per tutta la settimana: sono stati oggetti che appartenevano ai loro nonni e che raccontano le due guerre, il passaggio del fronte, i partigiani. All’inaugurazione ha tenuto un breve discorso il sindaco teen ager, Margherita Caponeri.
La Filarmonica di Sarteano ha scandito una mattinata di celebrazioni in piazza XXIV Giugno, quindi è proseguita con un pranzo a Pietrapociana, dove c’era la storica base partigiana della brigata Mencatelli, ora struttura ricettiva nel cuore dell’omonima riserva naturale.
La festa della Liberazione, fa seguito alla partecipata celebrazione di Palazzo di Piero, domenica scorsa, in cui l’amministrazione comunale e la locale sezione Anpi hanno ricordato la tragica morte di cinque militari, nel febbraio del 1945, nel tentativo di bonificare l’intera area dagli ordigni bellici. “Con queste iniziative – dice Mirco Del Buono, consigliere comunale e presidente Anpi di Sarteano – non abbiamo solo cercato di mantenere viva la memoria, ma tentiamo di attivare tutti quegli anticorpi indispensabili per aggregare una comunità intorno ai temi della tolleranza e della solidarietà”. Intanto a Sarteano due sindaci, un italiano e un tedesco, si sono scambiati dei doni e stretti la mano davanti ai rispettivi gonfaloni. Settant’anni non sono passati invano.