POGGIBONSI. Approvata la variante semplificata al regolamento urbanistico. Così il Consiglio Comunale si è espresso nella seduta di ieri, 15 dicembre. “Un atto importante e qualificante di questi primi mesi di mandato – ha spiegato il Sindaco David Bussagli – Questa variante è conseguente ad un atto di indirizzo approvato in conclusione della precedente legislatura e che prevedeva uno stralcio di previsioni su temi che assumono caratteri di particolare significato per la nostra comunità, da introdurre prima del nuovo piano operativo che siamo impegnati a completare il più rapidamente possibile, affinché le disposizioni strategiche dello strumento di pianificazione territoriale diventino operative”.
I temi individuati nell’atto di indirizzo e oggetto della variante sono l’area industriale di Foci, attività commerciali e artigianali di servizio nel tessuto residenziale, via Aldo Moro, aree rurali non servite da acquedotto.
“Una variante – ha chiarito Bussagli – che guarda prevalentemente all’impresa e al commercio inserendo previsioni in grado di raccogliere le esigenze emerse, nel pieno rispetto degli obiettivi del Piano Strutturale di non consumare nuovo suolo, di tutelare il paesaggio e di promuovere la bellezza della città”.
La variante è stata adottata con i voti positivi del Partito Democratico, l’astensione di Forza Italia e il no di Insieme Poggibonsi e Poggibonsi 5 Stelle.
Per quanto riguarda l’area industriale di Foci, realtà produttiva che, forse più che altrove, è percepita a Poggibonsi come elemento fondante della identità dei luoghi e delle popolazioni insediate, la variante risponde all’obiettivo di riconfigurare le capacità edificatorie con una normativa che consenta di operare con certezza, che tenga conto di adeguare la dotazione di standard urbanistici, che presenti la necessaria congruità rispetto ai risultati degli studi geologici, sismici, idraulici.
Sul fronte attività commerciali e artigianali di servizio nel tessuto residenziale, la variante, anche tenendo conto delle disposizioni del Codice regionale del Commercio e delle relative possibilità di deroga, risolve le criticità relative al reperimento dei parcheggi di relazione in occasione di cambi d’uso tra attività artigianali ed esercizi di vicinato commerciali, quando queste attività rivestano carattere di complementarietà e strumentalità nell’ambito delle zone residenziali.
Per quanto riguarda la zona di via Aldo Moro, la variante recepisce un argomento che assume particolare importanza nella parte strategica del nuovo PS (e che costituì anche tema centrale delle politiche abitative del vecchio PS) e cioè quello dell’Edilizia Residenziale Sociale. Per quanto riguarda la mitigazione del disagio abitativo, viene redatta una apposita previsione urbanistica per la utilizzazione a tale scopo dell’area di proprietà comunale situata in via Aldo Moro.
Infine, sul fronte aree rurali non servite da acquedotto, sulla base di quanto disposto dal PS vengono individuate le modalità di approvvigionamento idrico per le aree del territorio rurale non servite dal pubblico acquedotto.
Nel Consiglio di ieri è stato quindi approvato, all’unanimità, l’atto di indirizzo per l’affidamento in concessione a terzi della gestione ed uso degli impianti sportivi comunali in località Bernino, che è stato presentato dall’assessore allo Sport Nicola Berti: “L’amministrazione – ha detto – intende mantenere la concessione a terzi. Si prevede un affidamento di 3 anni più tre eventualmente rinnovabili e l’affidamento sarà effettuato tramite bando di gara su basi economiche e tecniche”. L’atto di indirizzo si sofferma sulla parte economica, ma anche su criteri di gara, parametri a garanzia dell’utenza, tutela occupazionale. Parte l’impegno di chi si aggiudicherà la concessione è inoltre rappresentato da interventi migliorativi sul Palazzetto.
Il Consiglio ha quindi approvato due atti di indirizzo relativi ai servizi in forma associata, entrambi presentati all’assise dal sindaco David Bussagli.
Il primo è relativo all’esercizio in forma associata del servizio di valutazione unico della performance istituito tra i Comuni di Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi e San Gimignano a seguito della presa d’atto del recesso del Comune di Colle dalla convenzione del 2013. Nel corso del 2013 i tre Comuni si erano associati per designare un unico nucleo di valutazione per monitorare le performance dell’Ente e dei personale. Preso atto della volontà di Colle di uscire da questo servizio associato, il Consiglio ha approvato il nuovo atto che mantiene Poggibonsi e San Gimignano Comuni associati per il nucleo di valutazione che resta inalterato con modifiche alla compartecipazione economica dei Comuni (costo ripartito in 2 e non in 3) che resta uguale andando a modificarsi il compenso delle professionalità del Nucleo. L’atto è stata approvato con i voti positivi del PD e con l’astensione di P5S e il no di FI e Poggibonsi Insieme.
Approvata quindi dal Consiglio la gestione associata delle funzioni in materia di acquisizioni di lavoro, beni e servizi che ha portato alla convenzione tra i Comuni dell’Alta Valdelsa per una stazione unica appaltante. I Comuni valdelsani hanno così recepito un obbligo normativo che va nella direzione della razionalizzazione delle spese tramite i servizi associati. La convenzione approvata prevede il Comune di Colle di Val d’Elsa come Comune capofila. L’atto è stato approvato con il si di PD e Poggibonsi Insieme e l’astensione di FI e P5S.