di Leonardo Mattioli
RADICOFANI. Tra Radicofani e Pienza e' guerra sugli alunni che la Citta' di papa Pio II avrebbe scippato al Borgo di Ghino di Tacco creando grossi problemi all'istituto scolastico di Radicofani che ha dovuto realizzare una multiclasse delle prime tre medie in mancanza degli studenti necessari (20) per tenere aperte le tre classi distintamente, come prevede la legge. Con il rischio che se gli alunni nei prossimi tempi non torneranno ad essere in numero utile (almeno 20) la scuola potrebbe essere chiusa e gli studenti costretti a "migrare" presso altri istituti. E un borgo, per quanto piccolo come Radicofani che conta circa mille abitanti, avrebbe poi poche possibilita' di svilupparsi senza un servizio essenziale come la scuola.
Quali giovani coppie con figli potrebbero infatti decidere di andarci ad abitare se non ci trovano almeno una scuola?
Ma ripercorriamo quello che e' successo per capire i termini di questo vero e proprio braccio di ferro tra due borghi della provincia senese.
Come un novello Ghino di Tacco (il quadro che raffigura il leggendario personaggio del Medio Evo non a caso e' appeso nel suo ufficio dietro la scrivania) il sindaco di Radicofani, Massimo Magrini (foto), ha sfoderato la spada e ha deciso di combattere contro chi sta danneggiando il "suo" Comune.
Magrini e' stato appena nominato Presidente della Conferenza dei sindaci della Val d'Orcia infatti ma non puo' dichiararsi soddisfatto , e' troppo preoccupato per lo "scippo" di alcuni alunni da parte di Pienza.
All'origine del guaio ci sono alcune famiglie della vicina frazione di Contignano (l'unica di Radicofani) che hanno trovato una "sponda" nel Comune di Pienza che ha accolto alcuni alunni nelle scuole del paese di Pio II.
Si tratta di sette alunni (5 delle medie e due delle elementari) che, per volonta' delle rispettive famiglie (4), hanno deciso di non mandare i propri figli nelle scuole di Radicofani ma di iscriverli in quelle di Pienza, distante oltre 20 chilometri in linea d'area da Contignano.
Di qui anche i toni duri usati da Magrini nei confronti del sindaco di Pienza che ha offerto a queste famiglie per tanto tempo la "sponda" del pulmino pientino per raccogliere quegli alunni in localita' La Vittoria, nel territorio pientino al confine con quello radicofanese.
Ma i primi strali Magrini li lancia contro "quelle famiglie – si sfoga – che stanno danneggiando Radicofani perche' non mandando piu' quegli alunni negli istituti del capoluogo ci hanno costretto, secondo la Riforma Gelmini, a realizzare una multiclasse per le prime tre classi non avendo raggiunto il numero di alunni sufficiente per farle separate. Gli alunni delle medie a Radicofani sono 17 e la Riforma prevede che debbano essere almeno 20 per poter fare le tre classi distinte. Non capisco questo loro atteggiamento. C'e' chi a Contignano gioca al "tanto peggio" per uno stupido campanilismo. O forse per altre ragioni che non conosco. Io rispetto le scelte di quelle famiglie ma sicuramente con il loro atteggiamento non solo danneggiano Radicofani che rischia di veder chiuse le proprie scuole in mancanza di alunni ma scoraggiano anche le coppie giovani a venir a vivere da noi in mancanza di scuole. Poi costringono i propri figli a sobbarcarsi un lungo tragitto per andare a Pienza che e' vero che dista 20 chilometri ma e' anche vero che i pulmini pientini che li portano in effetti ne percorrono di piu' (circa 35): infatti gli scuolabus, una volta fatti salire in localita' La Vittoria gli alunni di Contignano dove vengono portati con mezzi privati, devono fare altre deviazioni per raccogliere gli alunni in localita' come Spedaletto o di frazioni come Monticchiello con il risultato che i ragazzi devono alzarsi per tempo per potere prendere il mezzo (40 minuti prima) e rientrare piu' tardi a casa. Quando Radicofani dispone di ben due pulmini per raccogliere gli alunni".
Magrini pero' vuole spezzare anche una lancia in favore del corpo insegnante radicofanese: "Non e' vero come qualcuno ha affermato – sbotta – che la nostra offerta didattica sia scarsa. Anzi tutti gli insegnanti garantiscono livelli di istruzione piu' che ottimi. Se fossi un insegnante mi sentirei offeso".
A riprova di aver intrapreso la strada giusta, Magrini sventola una istanza firmata da oltre 40 famiglie del Comune preoccupate per la "pluriclasse" e per la prospettiva che si creino le condizioni "che potrebbero portare alla chiusura della nostra scuola che equivarrebbe a chiudere l'intero paese o meglio a togliere l'ultimo servizio rimasto su questo centro" obbligando poi i "nostri figli ad essere spostati in una scuola media dei paesi limitrofi".
Ma il sindaco di Radicofani e' disposto a fare anche di piu, soprattutto nei confronti di Pienza anche perche' questa situazione dura dal gennaio 2007 quando il sindaco pientino era Marco Del Ciondolo. Ora c'e' Fabrizio Fe' che ha vinto le elezioni a capo di una lista civica. A Fe', Magrini ha inviato piu' lettere lamentando soprattutto il fatto che manchi una "convenzione"tra i due comuni per il trasporto degli alunni come prevede una legge del 1997, definendo questa "erogazione" di servizi come "non dovuta e illeggittima" e quindi diffidando l'amministrazione di Pienza dal portarla avanti.
Magrini e' andato anche oltre: ha chiesto un intervento del Prefetto della provincia di Siena per una vera e propria "mediazione".
Soltanto pochi giorni fa il sindaco di Pienza gli ha risposto che avrebbe sospeso il servizio di scuolabus per gli alunni di Contignano fino a che il sindaco di Radicofani non lo avesse "formalmente autorizzato".
Ovviamente Magrini ha portato la questione anche in Consiglio Comunale che ha approvato con i voti della maggioranza e l'astensione dell'opposizione una delibera che prevede di non stipulare una convenzione sullo scuolabus con Pienza e di erogare una serie di incentivi economici per le famiglie del comune che trasferiranno i propri figli da scuole di altri comuni a quello di Radicofani. Incentivi che prevedono tra l'altro il rimborso delle spese sostenute per i libri per un massimo di 400 euro, il trasporto gratuito per l'intero anno scolastico, il rimborso di altri costi sostenuti dalle famiglie, vari contributi per la scuola materna, integrazioni dei contributi regionali e riduzioni in tema di mensa etc..
